Il Politecnico di Torino ha
celebrato il 30 novembre l'architetto Emilio Ambasz
conferendogli nel salone d'onore del Castello del Valentino la
Laurea honoris causa in Design Sistemico.
Argentino di nascita e cosmopolita nella vita, Ambasz è una
delle figure progettuali più straordinarie della storia
dell'architettura e del design a diverse scale. Riconosciuto e
celebrato in tutto il mondo come "precursore dell'architettura
sostenibile", si è fatto interprete di un messaggio di
riconciliazione tra regno naturale e mondo artificiale, pioniere
dell'oggi tanto declamata "green architecture" con idee,
soluzioni e realizzazioni pluripremiate che, a distanza di
decenni, rimangono al centro del dibattito della poetica e della
disciplina progettuale. La sua filosofia, ispirata al Green over
the grey ("il verde sopra il grigio"), è stata in grado di
suggestionare alcuni dei più noti nomi dell'architettura
contemporanea, da Renzo Piano a Jean Nouvel, a Tadao Ando.
"Sono convinto - ha affermato Ambasz - che il vero compito
dell'architettura inizi una volta soddisfatte le esigenze
funzionali e comportamentali. Non è la fame, ma l'amore e la
paura - e talvolta la meraviglia - che ci spingono a creare".
Al termine della cerimonia è stato proiettato in anteprima
mondiale un frammento del film Green over Grey Emilio Ambasz, di
Francesca Molteni e Mattia Colombo (Muse Factory of Projects,
2023).
Inventore e creatore di oggetti di grandissima portata,
sorprendente varietà ed eccezionale successo - gli oggetti a sua
firma sono in case, uffici e strade di ogni continente - Ambasz
ha inoltre condotto una sua personale ricerca nel campo della
progettazione industriale e meccanica per lo sviluppo di
componenti e prodotti da cui è nata una incredibile sequenza di
idee, frutto di oltre 220 brevetti industriali a suo nome.
Membro onorario dell'American Institute of Architects e del
Royal Institute of British Architects, Ambasz vanta un
eccezionale palmares di premi e riconoscimenti internazionali.
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