Il sottosegretario alla Cultura
Vittorio Sgarbi ritiene "frutto di un errore il sequestro, in
corso di mostra, di un dipinto controverso, la cui attribuzione
a Rubens poggia su una opinione, garantita dall'articolo 21
della Costituzione, comunque discutibile". Lo scrive lo stesso
Sgarbi in una nota a commento del sequestro del quadro 'Cristo
risorto appare alla Madre' attribuito a Rubens ed esposto a
Palazzo Ducale di Genova nella mostra 'Rubens a Genova'
nell'ambito di un'inchiesta per illecita esportazione di opere
culturali e riciclaggio.
"Al di là del valore assicurativo - spiega Sgarbi - si può
infatti contrapporre una opinione opposta, anche in
considerazione della incerta qualità dell'opera.
L'autorizzazione alla esportazione è legittima: non legittimo è
presupporre che l'opera sia di Rubens. Invito chi ha svolto le
indagini preliminari, che hanno portato al sequestro dell'opera,
a una maggiore prudenza e rigore nelle valutazioni, per evitare
imbarazzanti errori. Non si possono presumere responsabilità
penali per una attribuzione controversa, deviati dal valore di
mercato, illusorio e presunto". Secondo Sgarbi, anche
l'attribuzione più convincente "non è una certezza e anche
un'opera attribuita a Giotto è veridicamente di scuola toscana,
come un'opera attribuita a Rubens resta di scuola fiamminga. Le
variazioni del valore di mercato - prosegue la nota - non sono
significative né sufficienti a garantire l'autografia di
un'opera, ma soltanto l'interesse del mercato che non coincide
con l'interesse dell'arte e della storia, e soprattutto dello
Stato, che nulla deve rivendicare su un'opera non storicamente
documentata. Nessuna fonte genovese e nessun documento
testificano il riferimento a Rubens del dipinto esposto a
Genova. La storia dell'arte è vissuta per trecento anni senza
questo improbabile Rubens. E dov'è - conclude Sgarbi - il reato
se il quadro è in Italia? Anche annullando l'esportazione, basta
notificarlo, invece di sequestrarlo con inutile clamore". Il
sottosegretario conclude affermando che chiederà accertamenti.
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