Due bassorilievi in gesso, rimasti
quasi dimenticati in un deposito, ora trasportati alla Certosa
monumentale di Bologna per i lavori di restauro e dove
troveranno una collocazione permanente. Ma anche il recupero di
due dipinti del XIX secolo con cornice, di un affresco nella
volta d'ingresso del Conservatorio, nonché di partiture musicali
mai eseguite, realizzate come prova d'esame per conseguire il
diploma del corso di composizione (Tagliavini, Donatoni,
Malipiero, Ghedini, Guerrini, Fano). Opere d'arte che presto
verranno restituite alla loro bellezza originaria e ai cittadini
attraverso forme di valorizzazione. In autunno un'intera
settimana sarà dedicata a presentazioni da parte dei ragazzi e
approfondimenti da parte di esperti dei materiali trattati,
oltre alla realizzazione di un concerto a cura del Conservatorio
Martini, che consentirà al pubblico di ascoltare per la prima
volta le musiche degli spartiti restaurati.
Sono gli obiettivi, in corso di realizzazione, del progetto
'Terzo Movimento' che fa parte del format 'Tre Istituzioni e un
patrimonio', che quest'anno a fianco del Servizio Patrimonio
culturale della Regione, in partnership con l'Accademia delle
Belle Arti di Bologna, vede come terza istituzione il
conservatorio bolognese Gian Battista Martini, la collaborazione
dell'Istituzione Bologna Musei e della Bologna Servizi
Cimiteriali.
"Il dialogo fra istituzioni è di per sé una buona pratica: in
questo caso genera una riscoperta di opere dimenticate -
commenta l'assessore regionale alla cultura Mauro Felicori -
Sono particolarmente curioso di conoscere i commenti dei
musicologi alle partiture ritrovate, e magari sentirle eseguite;
ma anche il restauro e la collocazione alla Certosa di alcuni
bassorilievi sono una scelta ammirevole, e del resto il nostro
cimitero è abituato ad accogliere opere senza collocazione, come
dimostra il Chiostro delle Madonne; così come è importante la
riscoperta di dipinti e di un affresco nel Conservatorio".
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