Ci sono voluti dieci anni di lavoro
a Giulio Di Sturco per realizzare le immagini di 'Gange Ma', in
mostra fino al 22 marzo alla Fondazione Stelline di Milano.
Dieci anni di lavoro fotografico lungo il Gange, dalla
sorgente sull'Himalaya, fino alla foce a 2.500 km di distanza
nel golfo del Bengala, che raccontano la magnificenza della
natura, ma anche il disastro dell'inquinamento di un fiume che è
sull'orlo del disastro ecologico e della crisi umanitaria,
considerando il numero di persone per cui è fonte di
sussistenza.
In mostra (la curatrice è Eimear Martin) sono visibili 24
fotografie e due wallpaper, realizzate per la maggior parte con
la luce dell'alba, che mostrano insomma il rapporto conflittuale
che l'uomo ha con la natura che lo circonda.
A corredo della mostra, la fondazione Stelline ha anche
ideato il laboratorio per bambini dai 5 ai 10 anni 'Come stai,
fiume?' (domenica 1 e 22 marzo e sabato 7 e 14).
"La cultura alla sostenibilità è uno dei valori identitari
della Fondazione Stelline - ha sottolineato il presidente
PierCarla Delpiano - Ci fa quindi particolarmente piacere che la
prima mostra del 2020 in Fondazione sia proprio Ganga Ma,
un percorso espositivo in cui il rapporto tra uomo e ambiente"
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