Una performance nata giocosa,
sulle relazione con il cibo dei suoi compagni di studi
all'Accademia di Belle arti, poi evolutasi in una tematica più
importante e complessa, quella dei disturbi del comportamento
alimentare dopo aver intervistato ragazze che ne soffrono. E'
'La Spesa - Non siamo ciò che mangiamo', mostra fotografica
della 23enne Oriente Plazzi Marzotto, in programma da domani
all'1 giugno nei locali e pure negli antichi armadi - "per
sottolineare il senso di costrizione delle ragazze", spiega
l'autrice - del Guardaroba storico di Montedomini a Firenze.
Nell'esposizione, a cura di Milena Zunino, l'artista
costruisce 32 immagini in cui il corpo femminile è in stretta
relazione con una serie di alimenti, a volte mimati, a volte
solo evocati. Accompagnati da didascalie estratte dalle
interviste fatte da Plazzi Marzotto a ragazze che soffrono di
disturbi alimentari, i fotogrammi in mostra suscitano emozioni
ambivalenti. A un primo sguardo possono apparire bizzarri,
appunto quasi giocosi, ma poi lasciano subentrare sensazioni più
ombrose, dall'angoscia a una sorta di vuoto silente. E nel
titolo della mostra si nasconde il nodo del discorso giocoso
presentato dall'artista per scatti fotografici: non siamo quello
che mangiamo perché biscotti, frutta e ortaggi non pensano.
Oriente Plazzi Marzotto sta completando gli studi
all'Accademia di Belle Arti di Firenze, nella scuola di pittura
di Calogero Saverio Vinciguerra. Frequenta anche il corso di
lingua dei segni italiana all'Ente Nazionale sordi di Firenze,
dal 2017, significativo anche per quanto riguarda la ricerca
pittorica: "Non sono una astrattista ma una figurativa, mi
esprimo meglio con le mani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA