Erano un gruppo di artisti ventenni e si
chiamavano Claudio Cintoli, Franco Angeli, Alighiero Boetti,
Tano Festa, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Pino Pascali,
Nimmo Rotella, Mario Schifano, Cesare Tacchi e Renato Mambor.
Quest'ultimo era fidanzato con una ragazza molto bella che
voleva fare l'attrice e sarebbe divenuta nota come Paola
Pitagora, che un giorno avrebbe raccontato in un romanzo-memoire
quegli anni Sessanta del Novecento, passati a Piazza del Popolo
attorno al bar Rosati, cercando di attirare l'attenzione di due
galleristi, Plinio De Martiis con La Tartaruga e Fabio
Sargentini con L'Attico, e del mondo di scrittori e cineasti che
frequentavano il bar di fronte, Canova.
Oggi quel libro, ''Fiato d'artista'' (Sellerio editore) è
diventato uno spettacolo che si replica sino a domenica 9
dicembre) e una manifestazione con lo stesso titolo negli spazi
del Vascello diretto con vivacità e ostinazione da Manuela
Kustermann. Sono dieci giorni di seminari e incontri.
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