E' il racconto del lungo, tortuoso e
stimolante rapporto che ha sempre legato la fede all'arte, e la
Chiesa agli artisti, la mostra I papi dei concili dell'era
moderna, ospitata dai Musei Capitolini dal 17 maggio al 9
dicembre in occasione della canonizzazione di Paolo VI prevista
per il prossimo ottobre. Piccola ma densa di significato,
l'esposizione, a cura di Daniela Porro e Antonio D'Amico, si
snoda lungo un percorso che accoglie 30 opere, dipinti,
sculture, argenti e tessuti liturgici, per documentare in 3
sezioni altrettanti momenti significativi per la storia della
Chiesa: il Concilio di Trento (1545-1563), il Concilio Ecumenico
Vaticano I (1869-1870) e il Concilio Ecumenico Vaticano II
(1962-65). Le opere, provenienti dalla Città del Vaticano, da
vari musei italiani e collezioni private, coprono un arco
temporale che dal '500 arriva al '900, e sottolineano, nella
molteplicità di epoche e stili, la figura di alcuni pontefici
centrali nel rinnovamento della Chiesa.
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