Arriva per la prima volta in
Italia, dal 30 marzo a Palazzo Reale, l'opera di Charlotte
Salomon, giovane artista ebrea morta ad Auschwitz, che prima di
essere deportata riuscì a mettere in salvo il racconto pittorico
della sua vita, affidandolo al suo medico.
Sopravvissuto alle persecuzioni e alla guerra, il lascito
artistico si compone di 1325 documenti tra tempere, veline,
annotazioni, varianti pittoriche e altre prove, con una scelta
di quasi 800 tempere selezionate dall'autrice stessa quali
immagini del racconto definitivo.
Nelle sale di Palazzo Reale, la mostra "Charlotte Salomon.
Vita? O Teatro?" espone 270 tempere, insieme a decine di
fotografie storiche che illustrano la sua vita. La mostra, a
cura di Bruno Pedretti, è promossa e prodotta dal Comune di
Milano, Palazzo Reale e Civita Mostre, in collaborazione con il
Jewish Historical Museum di Amsterdam. Dagli anni Sessanta le
tempere di Charlotte Salomon sono state esposte in forma
antologica in importanti musei, ma mai in Italia.
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