/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Silvestro Lega, i ritratti mai visti

Silvestro Lega, i ritratti mai visti

A Viareggio fino all'1/11, 20 inediti del maestro macchiaiolo

ROMA, 05 luglio 2015, 13:20

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

    (ANSA) ROMA 4 LUG - Venti capolavori di Silvestro Lega, mai esposti al pubblico, sono riuniti per la prima volta nella mostra allestita da oggi all'1 novembre negli spazi del Centro Matteucci per l'Arte Moderna di Viareggio (Lucca). Le opere del grande maestro macchiaiolo, in particolare i ritratti della famiglia Fabbroni, sono riemersi dopo trent'anni di ricerche compiuti dagli studiosi in archivi italiani e stranieri.

 Intitolata 'Lega. Storia di un'anima. Scoperte e rivelazioni', l'importante rassegna e' stata curata da Giuliano Matteucci in collaborazione con Silvio Balloni. Insieme hanno messo a punto questa precisa selezione di opere di Lega, tutte documentatissime, che proprio in questo contesto vengono ufficialmente aggiunte al catalogo generale dell'artista, la cui prima pubblicazione risale al lontano 1987. E da allora Silvestro Lega e' stato oggetto di un gran numero d'iniziative che ne hanno messo in luce il ruolo di protagonista nel panorama dell'arte italiana dell''800. Basti pensare alla mostra promossa nel 2013 dal Museo d'Orsay all'Orangerie, dove capolavori quali 'La visita', 'Il canto di uno stornello', 'Un dopo pranzo' hanno riscosso anche il successo della critica e del pubblico internazionale. A fronte di un pressoche' totale recupero della grandezza di Lega,restano pero' non poche lacune all'interno del corpus, a causa del significativo numero di dipinti dispersi o ancora da identificare. Straordinario quanto fortuito e' stato dunque il ritrovamento di uno dei nuclei fondamentali dell'attivita' giovanile, vale a dire i Ritratti Fabbroni, esponenti di una delle molte famiglie che dettero sostegno al pittore nella fase piu' critica della sua vita. La rilevanza dei ritratti Fabbroni scaturisce anche dal fatto che proprio essi rappresentano la radicale svolta nello stile del maestro secondo i modelli del Naturalismo cosmopolita di un Manet, un Tissot, uno Stevens. La sua capacita' di bloccare il personaggio, fissando il pensiero che lo pervade, attraverso una posa e con un'espressione del tutto anticonvenzionale, si conferma una volta di piu' (e ancor prima dell'adesione alla Macchia) dinanzi alle immagini dei Fabbroni: quella del capofamiglia Giuseppe, medico e subeconomo della diocesi di Tredozio, e l'altra, strettamente connessa, della moglie Elisa Pieraccini, donna riservata e fragile, nella cui espressione tra il sospeso e l'attonito si coglie il latente disagio di un'esistenza forse inappagata, carica di tensione e di reazioni soffocate. Accanto all'importante ciclo (di cui fanno parte alcune scene di vita intima ambientate nel palazzo di famiglia e un ritratto della figlia minore Maria Virginia), al Centro Matteucci si possono quindi ammirare altre novita' eclatanti. Tra queste 'Tiziano e Irene di Spilimbergo', ricordato dallo stesso Lega come uno dei lavori piu' rappresentativi del periodo accademico, 'Visita alla balia', nella versione presentata a Parma e a Torino nel 1870 (e che precede l'altra di Palazzo Pitti), 'Il cuoco', inviato all'Esposizione Universale di Parigi del 1878, la redazione intermedia de 'La lezione', la grande tela donata nel 1898 dalla Regina Margherita di Savoia al Municipio di Peschiera del Garda. Infine, il cosiddetto Cofanetto Tommasi, dono del pittore al giovane allievo Angiolo Tommasi e alla moglie Adele, in occasione della nascita del primogenito Ugo. Queste preziose testimonianze sono accompagnate spesso da opere di confronto, con motivi ad esse direttamente correlati o affini. Come nel caso degli studi preparatori di 'Tra i fiori del giardino', 'L'educazione al lavoro', 'L'elemosina' e 'La lezione' che, collocati accanto alla redazione finale, ne attestano il meditato ed analitico processo creativo. (ANSA) 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza