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L'Italia pronta a riprendersi un Leonardo dalla Francia

L'Italia pronta a riprendersi un Leonardo dalla Francia

Sangiuliano, se è vero valutiamo l'acquisto. Sgarbi, è un falso

ROMA, 06 novembre 2023, 19:36

Redazione ANSA

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>>>ANSA/SANGIULIANO VS SGARBI, SESSISMO E PAROLACCE INAMMISSIBILI - RIPRODUZIONE RISERVATA

>>>ANSA/SANGIULIANO VS SGARBI, SESSISMO E PAROLACCE INAMMISSIBILI - RIPRODUZIONE RISERVATA
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L'Italia è pronta a riprendersi dalla Francia un disegno di Leonardo Da Vinci, un bozzetto a penna e inchiostro su carta del Martirio di San Sebastiano, che dovrebbe andare all'asta dopo il fallito tentativo del Louvre di acquisirlo.
    "Se dovesse essere confermata l'attribuzione del disegno al genio italiano e se l'opera dovesse veramente finire all'asta, il Ministero, attraverso gli organi competenti, verificherà tutte le strade possibili, incluso il coinvolgimento di soggetti privati e mecenati, per avanzare un'offerta d'acquisto ponderata e giusta e destinare l'opera a un grande museo pubblico italiano" annuncia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che sta facendo seguire al ministero della Cultura l'evolversi della vicenda, un po' intricata. Il bozzetto si trova infatti in Francia e il proprietario dell'opera, un medico che lo avrebbe ritrovato tra le carte del padre defunto, si sarebbe rifiutato di venderlo al Louvre avendo giudicato, si dice, l'offerta statale di 10 milioni di euro troppo bassa. E aprendo così una vicenda giudiziaria sull'autorizzazione (il visto per l'export) necessaria a consentire al medico di mettere il bene all'asta ,che si è conclusa nei giorni scorsi con la sconfitta del ministero francese della Cultura e del Museo del Louvre. Il tribunale amministrativo di Parigi, in un giudizio del 20 ottobre scorso, reso noto da Le Monde, ha infatti deciso che il bozzetto potrà essere venduto all'asta e ha ordinato allo Stato francese di rilasciare al suo proprietario il certificato di esportazione. L'opera, che secondo le ricostruzioni della stampa sarebbe stimata 15 milioni di euro, era stata scoperta nel 2016. Il disegno, ad inchiostro, potrebbe provenire da uno dei taccuini di Leonardo: è di dimensioni ridotte (19,3 cm di altezza e 13 di larghezza) ed era a suo tempo stato presentato presso la casa d'aste Tajan. Non crede però alla sua autenticità il sottosegretario alla Cultura e critico d'arte, Vittorio Sgarbi. "Sprovveduto chi lo volesse acquistare, anche a un centesimo della cifra richiesta. Il disegno non è di Leonardo ed è mediocre" afferma, da esperto. Non solo. "Chi sta al Ministero della Cultura - bacchetta- dev'essere competente o prudente, per salvaguardare il bene più prezioso che è la reputazione, sempre minacciata da una stampa faziosa e tendenziosa. Non c'è modo migliore per rappresentare il vero conflitto d'interessi - aggiunge Sgarbi alludendo anche al conflitto di interesse di cui viene accusato in questi giorni - che soltanto pensare, con soldi pubblici, di acquistare il modesto disegno con San Sebastiano che qualche cieco, se non malintenzionato, ha attribuito a Leonardo da Vinci". Insomma, continua, "se c'è una idea ingenua è credere di assicurare all'Italia un'opera che la Francia non vuole. Il disegno, ad evidenza, non è di Leonardo, e non vale i 10 milioni che una leggenda, basata sul pettegolezzo, indicata come l'offerta del Louvre al proprietario. Questa offerta non è mai esistita. Il disinteresse reale delle vere autorità politiche e culturali francesi è dimostrato dal fatto che autorizzano senza rimpianti l'esportazione del disegno". "Saranno gli esperti, in Italia ne abbiamo di autorevolissimi, a dire se è davvero di Leonardo e a definirne il valore" ribatte, invece, il ministro della Cultura che ha già contattato anche il sindaco di Milano per ipotizzare la sua collocazione a Brera o a Palazzo Citterio, nel caso in cui l'acquisto andasse a buon fine. "Ho sentito ieri il ministro Sangiuliano" e "gli ho detto che saremmo molto felici di ospitarlo nel caso si vinca" ha confermato Giuseppe Sala definendo "ottima" l'idea di portare il disegno a Milano.
   

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