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Pippo Baudo, la prima intervista me la fece Maurizio Costanzo

Pippo Baudo, la prima intervista me la fece Maurizio Costanzo

"Di lui ci resta il lavoro come servizio per il Paese"

24 febbraio 2023, 17:41

Redazione ANSA

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Maurizio Costanzo con Clarissa Burt e Pippo Baudo in una foto scattata durante una puntata del Costanzo Show - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maurizio Costanzo con Clarissa Burt e Pippo Baudo in una foto scattata durante una puntata del Costanzo Show - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maurizio Costanzo con Clarissa Burt e Pippo Baudo in una foto scattata durante una puntata del Costanzo Show - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Appena arrivai a Roma, la prima intervista importante me l'ha fatta Maurizio: era il 1960, l'anno delle Olimpiadi a Roma, lui scriveva allora sul settimanale Grazia. E' il primo personaggio che ho conosciuto, da lì è nata una relazione di grande amicizia e rispetto". L'emozione incrina la voce di Pippo Baudo nel ricordo di Maurizio Costanzo, morto oggi a Roma a 84 anni. Aneddoti, racconti, confronti, ospitate reciproche e qualche scaramuccia, le sliding doors tra Rai e Mediaset, "ma nessuna rivalità", assicura oggi Baudo interpellato dall'ANSA. "Certo, per me è stato sempre uno stimolo, intelligente e acuto, ma in fondo tutti gli dobbiamo qualcosa. Il Costanzo show è stata un'invenzione enorme, eccellente: ha raccontato l'Italia. Ci sarò stato almeno venti, trenta volte. E in ogni occasione Maurizio regalava un gadget a tutti, una conchiglietta portafortuna... Ne ho una collezione". Costanzo "ha raccontato molto bene il Paese. Non dimentichiamo che ha avuto una vita molto difficile, vissuta a 360 gradi e con tanti pericoli, come dimostra l'attentato subito da parte della mafia". Ma è stato anche "una personalità poliedrica, un artista e un creatore a 360 gradi", sottolinea ancora Baudo, citando la celeberrima 'Se telefonando' che Costanzo scrisse per Mina. "E poi quel suo rapporto bellissimo con Maria... nessuno, forse, ci avrebbe scommesso: sono due personalità diverse, ma legate da un grande rispetto e stima reciproca". "Cosa ci resta di lui? L'attaccamento al lavoro, il lavoro come servizio per il Paese", conclude il conduttore.

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