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Cannes lancia Butler nuova star, due film puntano ai premi

Cannes lancia Butler nuova star, due film puntano ai premi

Decimo giorno, ci sono il 'cattivo' Mikkelsen e il galà amfAR

CANNES, 27 maggio 2022, 09:55

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Olivia DeJonge, Austin Butler, Baz Luhrmann e Tom Hanks - RIPRODUZIONE RISERVATA

Olivia DeJonge, Austin Butler, Baz Luhrmann e Tom Hanks - RIPRODUZIONE RISERVATA
Olivia DeJonge, Austin Butler, Baz Luhrmann e Tom Hanks - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Giro di boa al festival di Cannes che dopo la giornata hollywoodiana per il film Elvis di Baz Luhrmann, 12 minuti di applausi e una Montee des Marches da ricordare con la vedova di Elvis Presley, i protagonisti Austin Butler e Tom Hanks e il fenomeno Maneskin, ha proposto tre film in concorso (ne mancano solo due), i primi premi delle sezioni collaterali e ospitato il Rendez Vous con Mads Mikkelsen, l'attore danese premiato nel 2012 per Il Sospetto. La decima giornata dell'edizione del 75/o è cominciata con l'incontro con i protagonisti di Elvis, Austin Butler che interpreta Presley e Tom Hanks nel ruolo del famigerato impresario, il colonnello Tom Parker.

    E' nata una nuova stella a Hollywood? C'è chi scommette sul trentenne Butler, attore, cantante, modello. "Ho speso due anni della mia vita per prepararmi a questo ruolo, cercando di imparare tutto ciò che si poteva su di lui, ho lavorato sulla somiglianza, sui capelli, sullo stile, sullo sguardo e naturalmente sui movimenti in cui Elvis è stato davvero unico, ma quel che più di tutto volevo era far emergere la sua anima speciale. Ho rischiato di esserne ossessionato per cercare di restituire la sua umanità dietro l'icona rock che tutti conosciamo". Se Butler ricorda Elvis, Tom Hanks si è trasformato completamente, quasi irriconoscibile, per interpretare il manager che lo ha scoperto nel 1955 giovanissimo talento bianco con il gospel nel sangue e l'estasi spirituale dei neri del sud.

    Sovrappeso, con una vocina suadente e lo sguardo mefistofelico Hanks è il manovratore di Elvis, che ha gestito quasi tutta la sua carriera con una provvigione del ben 50% responsabile secondo alcuni anche della sua fine. "Non ho mai avuto paura del personaggio, è il mio mestiere di attore mettersi nei panni di qualcun altro. Quello che ho fatto è stato non giudicarlo, ma interpretarlo, anche nelle sue sfumature, nel confine tra bene e male che pure gli apparteneva", ha spiegato Hanks, due Oscar e una carriera costellata di personaggi per lo più gentili, positivi come in Forrest Gump o The Terminal per citarne due tra i tantissimi. "Era un truffatore, un cialtrone con il vizio del gioco delle carte, ma anche una persona dotata di un intuito straordinario. La storia dovrebbe dare a Parker ciò che gli è dovuto per aver contribuito a creare il fenomeno che era Elvis Presley".

    L'altro protagonista di giornata a Cannes è stato Mads Mikkelsen, l'attore danese che è stato, tra l'altro il volto di Un altro giro di Thomas Vintenberg oltre che cattivo per 007 in Casinò Royale e aver recitato in Doctor Strange e Animali fantastici: I segreti di Silente (nel ruolo di Gellert Grindelwald al posto dello scomodo Johnny Depp). In America lo vedono come cattivo e con questa etichetta sarà anche nell'ancora misterioso Indiana Jones antagonista di Harrison Ford. A Cannes ha detto "Non ho davvero paura dei miei personaggi. Non mi sento intimidito ma sono consapevole delle sfide". E ha annunciato il prossimo progetto in Europa: sarà un capitano che, incoraggiato dall'ambizioso re danese Frederik V, si propone di coltivare le inospitali terre dello Jutland nel 1755, un dramma storico intitolato King's Land che sarà girato a settembre, "rivisitazione maestosa della storia danese".

    Per il concorso, dei tre film passati oggi, due si sono fatti notare entrando tra i possibili premi del palmares di sabato 28 maggio. Il poetico BROKER del regista giapponese già Palma d'oro con Un Affare di famiglia, Hirokazu Kore'eda in trasferta in Corea che con la struttura del road movie racconta una storia di traffico di bambini per parlarci ancora una volta di famiglia e rapporti umani e in questo caso del potere di un neonato, magnete di affetti e umanità che rende tutti migliori.

    Protagonista Song Kang-ho, il Mr Kim di Parasite. E il film del belga Lukas Dhont (che aveva fatto un exploit a Cannes con Girl nel 2018, vincendo 4 premi) CLOSE, uno dei tanti di questa edizione, con al centro gli adolescenti. La storia, ben girata e avvincente, è quella sul filo dell'ambiguità di due ragazzini di 13 anni, Leo (Eden Dambrine) e Remy (Gustav De Waele), amici per la pelle come si è a quell'età, condividono tutto, mattine a scuola, pomeriggi tra studi e divertimenti e a volte dormono anche uno a casa dell'altro. Una vicinanza che a scuola prendono anche in giro, fin quando una tragedia romperà l'incanto.

    La serata è tutta per il glam galà dell'amfAR, l'evento di charity tradizionale durante il festival di Cannes per la raccolta di fondi per la lotta all'Aids: è la notte delle modelle, quest'anno tallonate dalle influencer. Sharon Stone battitrice d'asta e Robert De Niro super ospite.

    Tra i premi assegnati: per la Quinzaine des Realisateurs, UN BEAU MATIN di Mia Hansen-Love con Lea Seydoux ha vinto il Label di Europa Cinemas , mentre Il Gran Premio della Semaine de la Critique è andato a LA JAURIA del colombiano Andres Ramirez Pulido.  

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