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David di Donatello, testa a testa tra Paolo Sorrentino e Mainetti

David di Donatello, testa a testa tra Paolo Sorrentino e Mainetti

Entrambi con 16 candidature. Nella cinquina miglior film anche Ennio e Ariaferma. Martedì 3 maggio la cerimonia di premiazione

ROMA, 04 aprile 2022, 12:59

di Francesco Gallo

ANSACheck

Freaks Out, di Gabriele Mainetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Freaks Out, di Gabriele Mainetti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Freaks Out, di Gabriele Mainetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Già nella cinquina dei candidati all'Oscar per il miglior film internazionale, il film di Paolo Sorrentino È STATA LA MANO DI DIO guida con 16 candidature le nomination ai David di Donatello a pari merito con FREAKS OUT di Gabriele Mainetti. Seguono a ruota QUI RIDO IO di Mario Martone con 14 e ARIAFERMA (compresa quella per miglior film) di Leonardo Di Costanzo con 11, con lo straordinario duetto attoriale tra Toni Servillo e Sivio Orlando. Anche DIABOLIK dei Manetti Bros si porta a casa undici candidature, tra cui quella come miglior attrice protagonista andata a Miriam Leone che veste, con grande disinvoltura i panni di Eva Kant, mentre Valerio Mastandrea corre come miglior attore non protagonista interpretando il coriaceo ispettore Ginko. Queste le principali candidature della 67a edizione dei Premi David di Donatello, annunciate stamani online dalla sede Rai di Viale Mazzini alla presenza di Stefano Coletta - Direttore Rai1, Piera Detassis - Presidente e Direttrice Artistica dell'Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, Nicola Maccanico - (ad Istituto Luce-Cinecittà), Drusilla Foer e Carlo Conti, ovvero i due conduttori della cerimonia di consegna delle statuette prevista per il 3 maggio in prima serata su Rai1 da Cinecittà.
Da segnalare poi l'ingresso in ben due categorie (film e docu) di ENNIO, straordinario documentario di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone. Sempre nel cosiddetto 'cinema del reale' troviamo un altro grande autore come Marco Bellocchio che è in corsa con il suo MARX PUÒ ASPETTARE, 'Amarcord' della sua straordinaria famiglia di Bobbio . Da segnalare poi altri due film che si sono attestati a quota sei. Il primo è A CHIARA di Jonas Carpignano, ultimo capitolo della sua "trilogia gioiese", dopo MEDITERRANEA (presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2015) e A CIAMBRA (2017), con la famiglia Guerrasio che questa volta si riunisce per celebrare i diciotto anni della figlia maggiore. Sempre a quota sei I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini, storia di un riscatto o, ancora meglio, come si dice a Napoli con grande sintesi, "di figli e figliastri" che vide coinvolti, a inizi del '900, i De Filippo, ovvero Peppino, Titina ed Eduardo, raccontati questa volta in maniera più popolare di quanto abbia fatto Mario Martone in QUI RIDO IO. Grande sconfitto di questa edizione, un autore come Nanni Moretti che con i suoi TRE PIANI ottiene una sola candidatura, quella per la 'sceneggiatura non originale', condivisa con Federica Pontremoli e Valia Santella. Per certi versi una candidatura 'poco morettiana' in quanto riguarda il primo film in cui il regista di ECCE BOMBO si è basato su un'opera non sua, ovvero quella omonima dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.

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