"Com'era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori". E' l'affondo del senatore leghista Simone Pillon contro la presenza nel cast di Drusilla Foer, il personaggio della nobildonna toscana, ironica e sprezzante, alter ego di Gianluca Gori.
"Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva", aggiunge Pillon in un post Facebook che sta facendo discutere la rete.
Gran parte dei commenti, in particolare su Twitter, prendono le distanze dalle parole del senatore del Carroccio, tra chi le definisce "omofobe" e chi si chiede: "Non si potrebbe avere tra i politici persone normali?".
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