Neri Marcorè, Simone Cristicchi, Nina Monti, Antonio Fresa, Mino De Santis e Pericle Odierna: una parata di artisti sfila nel nuovo album del cantautore Luigi Mariano, che s'intitola 'Canzoni all'angolo' (Esordisco/Audioglobe). Nella tracklist anche 'Come orbite che cambiano', un pezzo intenso e raffinato sulla fine del grande
amore tra l’astrofisico Stephen Hawking e la sua prima moglie Jane, nonché una sorprendente cover di 'The ghost of Tom Joad' di Bruce Springsteen, dedicata agli ultimi del mondo.
A sei anni dal precedente lavoro in studio, il cantautore salentino (romano d’adozione), torna sulla scena musicale con un album più personale e autentico, forte e maturo. Dopo i primi due dischi amatoriali (1998 e 2002) e soprattutto dopo il fortunato (e pluri-premiato) esordio ufficiale con “Asincrono” (2010), apprezzato da critica e pubblico, Luigi Mariano ha riversato tutto se stesso in queste undici intense tracce, tirando fuori soprattutto l’energia segreta della sua anima più rock.
L’album è dedicato simbolicamente al padre (scomparso due anni fa), rievocato in copertina dalle pedane di legno con cui ha lavorato per una vita e che rappresentano per Luigi le radici da cui partire, da colorare con la propria musica.
La produzione artistica e gli arrangiamenti dell’album, così come per il disco precedente, sono stati affidati al gusto internazionale di Alberto Lombardi. La produzione esecutiva è di Pierre Ruiz.
Tre brani della tracklist sono arricchiti anche da un quartetto d’archi, arrangiato e diretto al “Mad Entertainment Studio recording” di Napoli da Antonio Fresa (colonna sonora de “L’Arte della felicità” di Alessandro Rak).
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