Nessuna tregua per il Nord Italia che continua a essere messo in ginocchio dal maltempo. Una grandinata si è abbattuta nel Torinese e anche nell'area collinare dell'Oltrepò Pavese, nella zona di Val di Nizza. Danni ingenti che hanno interessato soprattutto il comparto agricolo. "Si ripete il copione del 2023 - ha spiegato il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici -, quando abbiamo visto le grandinate sui nostri campi già nei mesi primaverili". Numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alcune piante cadute a causa del forte vento. Sotto controllo il livello dei fiumi. Un'ennesima ondata di maltempo che non risparmierà le regioni settentrionali fino a domenica, con piogge frequenti e forti temporali.
L'instabilità è nuovamente aumentata, in queste ore, anche in Veneto, che non ha ancora superato i danni provocati dalla perturbazione della scorsa settimana, nonostante non si siano registrate nuove situazioni di criticità per quanto riguarda il livello dei fiumi. Il Bacchiglione, fiume che più ha preoccupato nei giorni scorsi, è sceso ora sotto la prima soglia di guardia a Vicenza; diminuiscono anche i livelli del Brenta e dell'Adige. Il colmo di piena del Po sta transitando nella zona del Delta con un livello idrometrico sopra al secondo livello di guardia alla sezione di Ariano mentre a Cavanella, Polesella e Pontelagoscuro rimangono sopra la prima soglia stabili, o in lieve diminuzione.
Un forte temporale, anticipato da tuoni e fulmini, è scoppiato anche sopra Milano, dove la situazione è rimasta sotto controllo nonostante la pioggia battente. Confermata l'allerta gialla emanata ieri dal Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia. Attivo, al momento, anche il Centro operativo comunale della Protezione civile per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro, esondati la scorsa settimana, e per coordinare eventuali interventi in città.
Allerta gialla anche in Emilia-Romagna, dove un nuovo nubifragio potrebbe svilupparsi, a partire da domani, in Emilia-Romagna sulle zone di pianura settentrionale e sul settore occidentale. L'Arpae, invece, ha emesso l'allerta arancione nel Ferrarese. Nelle zone montane e collinari non si escludono frane sui versanti fragili, a causa delle forti raffiche superiori ai 50 chilometri orari.
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