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'Fango e Sangue', un romanzo-inchiesta sulla strage di Erba

'Fango e Sangue', un romanzo-inchiesta sulla strage di Erba

Raccoglie le testimonzianze dei famigliari delle vittime

MILANO, 14 aprile 2024, 12:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un romanzo-inchiesta per raccontare la strage di Erba da un punto di vista inedito, quello di Pietro Castagna che delle vittime era fratello, figlio e zio.
    "Fango e sangue", (in uscita il 16 aprile in libreria e in ebook, Dominioni Editore, marchio Doc, 268 pag, 20 euro) scritto da Paolo Moretti, cronista de "La provincia di Como", raccoglie anche una lettera aperta in cui Beppe Castagna scrive al fratello Pietro tutta la propria solidarietà e il proprio dolore "di fronte ad anni di fango gettato sulla loro famiglia" mentre il 16 aprile, a Brescia,è prevista l'udienza in cui si tornerà a discutere della richiesta di revisione dell'ergastolo presentata da Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva per la strage dell'11 dicembre del 2006 in cui furono uccise quattro persone, tra cui un bambino di due anni, e una quinta rimase gravemente ferita.
    La lettera è "un atto d'accusa forte verso chi ha puntato il dito contro Pietro Castagna alimentando inesistenti sospetti su un suo coinvolgimento nella strage". "Non avrei mai pensato che sotto la spinta di una, per me ancora incomprensibile, campagna innocentista, qualcuno si sarebbe spinto a puntare il dito su di noi, in particolare su di te, caro Pietro, fino all'apice del 23 aprile del 2019 quando l'assassina Rosa Bazzi, la donna che ha ucciso nostra madre, quella che ha ammazzato nostra sorella, la tizia che ha sgozzato nostro nipote, è stata intervistata ed è arrivata ad accusarti. Credo che sia stato il periodo peggiore della nostra vita", scrive Beppe .
    Nel libro, anche il racconto degli ultimi giorni del padre, Carlo Castagna, l'uomo che nella strage di Erba ha perso la moglie, la figlia e il nipotino, e che ha saputo perdonare gli autori della strage. Nel 2018, Carlo Castagna morì stroncato da una leucemia fulminante.
    A presentare il lavoro di Moretti, con una prefazione, c'è Piero Colaprico, giornalista e scrittore, esperto di storie di criminalità che hanno come palcoscenico proprio il Nord Italia.
   
   

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