Nuova ordinanza di custodia
cautelare ai domiciliari nei confronti di un medico di guardia
medica accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti
delle giovani pazienti che visitava e definito "un violentatore
seriale privo di freni inibitori" per via del numero delle
vittime che da quattro sono salite a sette, anche se i sospetti
fanno ipotizzare a un numero ben maggiore.
Il medico, 41 anni, originario del Camerun ma residente a
Varese, stamane si è visto notificare un secondo provvedimento
firmato dal gip di Milano Cristian Mariani che ha accolto la
richiesta del pm Alessia Menegazzo, titolare delle indagini
assieme ai colleghi di Lodi. Lo scorso 24 novembre il gip
lodigiano Giuseppe Pighi aveva emesso una prima ordinanza ma
ora, dopo altri accertamenti che hanno per altro radicato la
competenza nel capoluogo lombardo, i casi sono saliti a sette.
Il 41enne, secondo la ricostruzione, oltre a rispondere di
falso per aver alterato i certificati medici, avrebbe abusato
pesantemente delle donne che si presentavano per esempio, con
sintomi influenzali, o con pressione alta e tachicardia, o
ancora con dolori all'addome: con la scusa di visitarle avrebbe
fatto tutt'altro, "utilizzando metodi fraudolenti e repentini
per superare la loro resistenza", "con abuso della professione
medica".
Gli episodi contestati vanno dall'ottobre 2022 all'ottobre
dell'anno scorso, anche se si ipotizza avesse già 'agito'
durante il Covid, in tre diversi ambulatori del servizio di
continuità assistenziale di San Giuliano Milanese, San Donato
Milanese e di Milano e in un caso presso il domicilio di una
delle ragazze.
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