"Era veramente generoso, un'anima
buona, un cuore d'oro. Che perdita enorme". Sui social amici e
colleghi piangono la guida alpina Yan Raulet, il sessantenne
francese morto ieri a Courmayeur (Aosta) in un incidente con gli
sci in fuoripista. Residente a Chamonix (Francia), è precipitato
da un salto di roccia per circa 20 metri dopo essersi staccato
dal gruppo che guidava per andare a verificare un percorso. I
quattro clienti che lo aspettavano, non vedendolo tornare, hanno
dato l'allarme. Non sono serviti i tentativi di rianimazione,
durati circa un'ora, da parte del medico dell'equipaggio del
Soccorso alpino valdostano. L'incidente si è verificato in una
zona in fuoripista non vietata agli sciatori, tra gli impianti
di risalita Zerotta e Peindeint. Gli accertamenti sono affidati
alla polizia di Stato.
Raulet era una guida alpina indipendente, non iscritta ad
associazioni, ed era conosciuto anche in Valle d'Aosta, in
particolare ai piedi del Monte Bianco, dove spesso portava i
suoi clienti. Lascia la moglie e una figlia. "Spirito libero",
grazie al "tuo piccolo sito web fatto in casa che avevi
realizzato e gestito da autodidatta e che ancora fa innervosire
i grandi nomi locali nei risultati di ricerca" online, "mi davi
lavoro ogni inverno - scrive sui social una persona amica, oltre
che collega - e molto spesso non ricevevi alcuna commissione".
Ma "chiedevi solo di tanto in tanto qualche buona bottiglia di
questo buon vino, che amavi forse almeno quanto lo sci e i passi
alpini o pirenaici. Ti sei giustificato rallegrandoti di
partecipare così allo 'sforzo rivoluzionario".
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