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Oggi è la Giornata mondiale degli insegnanti

Oggi è la Giornata mondiale degli insegnanti

Tema di quest'anno è la carenza di docenti

05 ottobre 2023, 15:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Una classe durante la lezione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una classe durante la lezione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una classe durante la lezione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi è la Giornata mondiale degli insegnanti, per l'Unesco meritevoli di essere ricordati e di aver riconosciuta la loro straordinaria funzione in ogni Paese.

Il tema di quest'anno riguarda la crescente mancanza di insegnanti, a livello mondiale. L'Unesco stima una necessità di oltre 69 milioni di nuovi insegnanti entro il 2030.

Dal 1994 l'Unesco ha deciso di commemorare la firma della Raccomandazione sullo status dei docenti prodotta a Parigi il 5 ottobre 1966. L'obiettivo della Giornata è suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano ogni giorno, sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti.

"Con la Giornata mondiale degli insegnanti rendiamo onore alla professione più bella del mondo, quella che dà un futuro ai nostri giovani. Rimettiamo la scuola al centro della società", scrive su X il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

"Un ringraziamento a tutti i docenti italiani attraverso voi, ne incontro tanti e ne apprezzo il senso della missione: da qui bisogna partire, va sottolineato il ruolo del docente, che comporta la consapevolezza che nell'insegnare si compie una missione. E' da una scuola capace di valorizzare i talenti che si lotta contro bullismo, illegalità e dispersione". A dirlo è stato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto all'evento organizzato dall' associazione Italiana Maestri Cattolici e l'Ugl Scuola in occasione della Giornata mondiale degli Insegnanti promossa dall'Unesco a Roma. L'evento si inserisce nella XIII Edizione di "Centopiazze per l'impegno educativo" promosso dall'AIMC e ha visto collegati in diretta 100 istituti scolastici in rappresentanza di tutto il territorio nazionale. "La scuola del merito - ha proseguito il ministro - intende valorizzare i talenti di ogni giovane sapendo tirar fuori le potenzialità che ognuno ha in sè dando futuro e speranza, e consentendo anche di accelerare per chi è avanti. L'idea della personalizzazione l'abbiamo voluta esprimere con il docente tutor e il docente orientatore. La nostra Costituzione mette al centro la persona, la scuola italiana mette al centro lo studente, dobbiamo saper costruire l'abito a questo giovane; dobbiamo partire da questo orgoglio, dalla centralità della figura del docente, ripristinando il rispetto nelle scuole, rimettendo al centro la cultura delle regole, il resto viene da sè. La svolta culturale deve partire dall'orgoglio dei docenti che hanno in mano il futuro della nazionale. E la politica deve saper essere conseguente".

Uil Scuola - "La giornata mondiale degli insegnanti ci ricorda quanto la professione docente sia la più bella e la più importante del mondo. L'insegnante prepara gli studenti alla scoperta del mondo, sviluppando in loro il pensiero libero e nello stesso tempo critico. Il tutto in un ambiente ricco di emozioni e anche disagi, vissuti dagli alunni nei contesti sociali e familiari. Ebbene, se così è, al riconoscimento sociale è necessario affiancare anche quello economico". Così, il segretario generale Uil Scuola Rua D'Aprile in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti. "Lo stipendio degli insegnanti italiani resta fra i più bassi d'Europa. Lo studio Education Price Index, colloca gli insegnanti del nostro Paese al 31esimo posto in Unione Europea. Valorizzazione economica e sociale vanno di pari passo - sottolinea - È giunto il momento di riconoscere il valore inestimabile degli insegnanti e di fare tutto il possibile per ripristinare il loro giusto status nella società. Va recuperato il rispetto, lo diciamo da tempo, facendo molta attenzione a parlare di scuola con superficialità, trattandola bene anche attraverso una maggiore considerazione del personale che vi lavora. È un processo giornaliero che parte dalle parole - conclude D'Aprile - serve l'aiuto di tutti, anche e soprattutto dei genitori delle studentesse e degli studenti".

 

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