/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'umanità fu ad un passo dall'estinzione 800mila anni fa

L'umanità fu ad un passo dall'estinzione 800mila anni fa

Solo 1.300 individui preservarono la specie

ROMA, 01 settembre 2023, 10:10

Redazione ANSA

ANSACheck

La ricostruzione di un Homo Heidelbergensis (fonte: Jose Luis Martinez Alvarez/wikipedia, CC BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La ricostruzione di un Homo Heidelbergensis (fonte: Jose Luis Martinez Alvarez/wikipedia, CC BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La ricostruzione di un Homo Heidelbergensis (fonte: Jose Luis Martinez Alvarez/wikipedia, CC BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

    Tra 900 e 800 mila anni fa la popolazione umana mondiale ha subìto una drastica riduzione, probabilmente a causa di cambiamenti climatici, ed è arrivata ad un passo dall'estinzione. La preservazione della specie, per più di 100 mila anni, è stata resa possibile da poco meno di 1.300 individui in età riproduttiva. È quanto ha scoperto uno studio internazionale pubblicato su Science, che ha coinvolto anche La Sapienza Università di Roma e l'Università di Firenze.

    Nel corso della sua storia, la popolazione umana ha subito diverse fluttuazioni in termini di numeri. I ricercatori hanno ora sviluppato una metodologia che è in grado di percorrere a ritroso lo sviluppo della variabilità genetica umana e in tal modo avere informazioni sull'andamento della popolazione.

    Questo strumento ha consentito di scoprire che a partire da 930 mila anni fa, in corrispondenza con una fase che portò a importanti cambiamenti nelle temperature, gravi siccità e perdita di altre specie, utilizzate come cibo dagli esseri umani, si è verificato un 'collo di bottiglia' e "circa il 98,7% degli antenati umani furono persi, minacciando così di estinzione i nostri antenati", scrivono i ricercatori. La popolazione umana si ridusse quindi a circa 1.280 persone in età riproduttiva e ci vollero circa 117 mila anni prima che ricominciasse a crescere.

    "La nuova scoperta apre un nuovo campo nell'evoluzione umana perché evoca molte domande, come i luoghi in cui vivevano questi individui, come hanno superato i catastrofici cambiamenti climatici e se la selezione naturale durante il collo di bottiglia abbia accelerato l'evoluzione del cervello umano", afferma Yi-Hsuan Pan, coordinatore della ricerca.

    Inoltre, dice in una nota Giorgio Manzi, ordinario alla Sapienza e tra gli autori dello studio, potrebbe spiegare "il gap nei reperti fossili africani ed eurasiatici": infatti "coincide con questo periodo di tempo una significativa perdita di prove fossili". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza