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Terminato lo sciopero dei treni. Salvini al lavoro su quello negli scali

Terminato lo sciopero dei treni. Salvini al lavoro su quello negli scali

Disagi per i pendolari e per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi. A Milano il 50% delle corse cancellate

13 luglio 2023, 15:26

Redazione ANSA

ANSACheck

Sciopero treni a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sciopero treni a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sciopero treni a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

È terminato da pochi minuti lo sciopero nelle ferrovie che ha coinvolto il personale di Trenitalia e Italo. Sciopero ridotto alle 15 di oggi dopo l'intervento del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ieri. La Filt Cgil riferisce di "altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che sono circolati".

Ieri il ministro dei Trasporti, anche a seguito della posizione espressa dalla Commissione Garante degli scioperi, ha ordinato il dimezzamento dello stop rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati e confermate dopo il tavolo convocato al Mit per cercare di revocare lo sciopero.

Disagi per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi e per i pendolari che si sono dovuti organizzare in altro modo. Stazioni insolitamente deserte e binari vuoti hanno caratterizzato le prime ore di sciopero.

Salvini si dice "orgoglioso di non aver lasciato a piedi i cittadini".  "Capisco e sostengo i diritti delle migliaia di lavoratori del comparto ferroviario ma non si potevano lasciare a terra milioni di lavoratori. Ho chiesto di dimezzare, i sindacati non lo hanno fatto, ho precettato", ha detto il vicepremier sottolineando: "Sono assolutamente orgoglioso di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere a piedi".

 

 

A Milano il 50% dei viaggi cancellati

Situazione che lentamente sta peggiorando alla Stazione Centrale di Milano a poche ore dall'inizio dello sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali di Trenitalia, Trenord e Trenitalia Tper. Alle 10 erano solo tre i treni in partenza cancellati, mentre per gli altri convogli vi erano solo pochi ritardi e tutti entro i 20 minuti di attesa. Ma il tabellone delle partenze ora è drasticamente cambiato, i treni cancellati sono aumentati e hanno superato il 50% di tutti i viaggi. In particolare sono i treni a lunga percorrenza quelli più colpiti dallo sciopero, con le tratte verso Reggio Calabria, Taranto e Napoli quelle più difficili da percorrere, ma anche alcuni treni per Torino e Zurigo sono stati cancellati.

Nonostante i disagi, però, la situazione in Stazione Centrale è abbastanza tranquilla, con pochi passeggeri presenti. Uno sciopero, dunque, che ha portato diversi viaggiatori a rinviare le partenze, con la Stazione poco frequentata. A riempire le banchine ci sono soprattutto turisti, in maggior parte stranieri, che avevano già prenotato il proprio viaggio e hanno tentato la fortuna. "Veniamo dall'Olanda e avevamo già prenotato il treno. Sapevamo dello sciopero, ma ci eravamo informati e sapevamo che il nostro treno era tra quelli garantiti" le parole di una famiglia di Amsterdam in attesa di partire per Napoli. "Sì, ero consapevole dello sciopero, ma ho un appuntamento di lavoro e ho comunque provato a venire", dice invece una signora, che si ritiene fortunata perché il treno per Torino è puntuale.

"Al momento il servizio è regolare", annuncia Trenord. Nella mattinata i treni hanno rispettato le fasce di garanzia tra le 6 e le 9, mentre al momento risultano in circolazione treni tra Como, Lecco, Varese, Bergamo, Pavia, pur con alcuni ritardi, Novara, Meda, Cremona e Sondrio. e Milano. In funzione pur con alcuni ritardi il Passante Ferroviario nelle due diramazioni tra Milano Bovisa, Milano Certosa e Milano Rogoredo.

A Napoli treni cancellati ma situazione tranquilla, in Campania adesione tra il 65 e il 70%

E' tra il 65 ed il 70 per cento in Campania l'adesione dei lavoratori di Trenitalia allo sciopero nazionale. A fornire il dato, relativo al turno di questa notte, è la Filt-Cgil. Molti treni regionali, così come quelli dell'alta velocità di Trenitalia e Italo, hanno registrato ritardi e cancellazioni. In Stazione Centrale di Napoli questa mattina tanta gente ha atteso aggiornamenti dai tabelloni, anche se, come sottolinea Trenitalia, "l'informazione preventiva ha dato i suoi frutti ed ha permesso di limitare i danni". Disagi anche per gli utenti della linea 2 della metropolitana, dove si registrano ritardi sulla linea Gianturco-Pozzuoli e viceversa.

Massiccia adesione in Sardegna, sfiorato il 100% 

Massiccia adesione in Sardegna allo sciopero dei treni in programma sino alle 15. Secondo i dati forniti dalla Cgil trasporti, nel nord dell'Isola hanno incrociato le braccia il 100% dei ferrovieri (ad eccezione delle tratte garantite per obbligo di legge), nel sud il 98%. Per Trenitalia, comunque, disagi limitati per i passeggeri: molti erano a conoscenza della situazione e hanno cercato percorsi alternativi. "Nel nord - riassume il segretario regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu - sono partiti solo i treni garantiti, ad esempio sulla tratta Sassari-Olbia, sola andata, e sulla Olbia-Chilivani: i passeggeri però hanno obliterato per Cagliari e sono rimasti bloccati lì".

Nel sud Sardegna qualche treno in più è partito. "Molti nuovi assunti- spiega il leader sindacale - evidentemente non se la sono sentita di aderire allo sciopero. L'altissima adesione anche in Sardegna in occasione di questo secondo sciopero, dimostra che i ferrovieri sono davvero provati per mancanza di personale e per l'assenza di un valido piano di investimenti che possa realmente consentire una adeguata manutenzione del materiale rotabile effettuata dal personale tecnico delle Fs". Disagi i in vista anche per il pomeriggio. "Con una ordinanza del ministro Salvini, che la Filt Cgil quasi certamente impugnerà al Tar, la situazione si è ulteriormente complicata - dice Boeddu - Trenitalia infatti era già organizzata per far riprendere regolarmente il servizio ferroviario dopo le 24 ore di sciopero proclamato venti giorni fa. L'ordinanza di ieri, a mio avviso, non è altro che un braccio di ferro che complica ancora di più la situazione e allo stesso tempo non aiuterà di certo i pendolari poiché Trenitalia non avrà la possibilità di avere i convogli nelle stazioni così come pensava il ministro".

File a Roma Termini per i treni cancellati


File e confusione alla stazione Termini di Roma per lo sciopero sindacale. Sul tabellone si riporta la cancellazione di più treni. Le corse che non vengono cancellate riportano forti ritardi. File anche alle biglietterie per chiedere rimborsi o cambi di biglietto.

In Puglia l'adesione al 70%

E' di circa il 70% in Puglia, secondo Filt Cgil, l'adesione allo sciopero nazionale indetto dal personale di Trenitalia. L'agitazione è cominciata alle 3 e terminerà alle 15, come conseguenza dell'ordinanza emanata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha ridotto a 12 le ore di sciopero. "Il dato complessivo è però ancora temporaneo - spiega il segretario di Filt Cgil Puglia, Gennaro Fiorentino -. L'azienda, prevedendo un'adesione massiccia, aveva già soppresso molti treni", fatte salve le fasce di garanzia. In Puglia, secondo il sindacato, è stato soppresso circa il 50% dei convogli, "alle 7 di questa mattina non è partito il treno alta velocità per Milano - prosegue Fiorentino -, ma anche l'intercity per Lecce, e le Frecce per Venezia e Roma già cancellati". La categoria chiede "il rinnovo del contratto ormai scaduto, mentre non ci si vuole sedere al tavolo per una discussione seria - spiega il sindacalista -. Ci sono problemi anche nella conciliazione fra vita e lavoro perché i turni sono saturati". Quanto all'"assistenza alla clientela - dice - in Puglia vengono assunti lavoratori part time stagionali, ma l'affluenza turistica dura almeno sette mesi, quindi per noi ci sono presupporti per stabilizzarli", senza dimenticare "l'assenza di personale con abuso degli straordinari".

In Sicilia l'adesione allo stop dei treni è tra il 70 e il 90%

Adesione alta in Sicilia dei lavoratori di Trenitalia allo sciopero nazionale proclamato oggi dai sindacati confederali di categoria. Secondo la Filt-Cgil regionale ad incrociare le braccia sono stati il 95% dei lavoratori. "Dalle 9 di oggi tutti i treni sono stati soppressi, ma anche molti dopo le 15, orario in cui si concluderà lo sciopero per la precettazione, erano stati soppressi prima", dice Alessandro Grasso, segretario Filt Cgil Sicilia. La protesta avrà quindi una coda che si trascinerà per diverse ore del pomeriggio, tra treni cancellati e ritardi. Disagi inevitabili", dicono da Trenitalia, che fornirà i dati di adesione solo a sciopero finito. Per la Fit Cisl siciliana, "l'adesione allo sciopero è stata del 70% - dice il segretario del sindacato, Dionisio Giordano -, e la stessa percentuale riguarda i treni cancellati. Un buon risultato - dice Giordano - I lavoratori hanno dato una risposta importante alla vertenza. Il ministro Salvini oltre che precettare dovrebbe adesso riunire le parti e discutere di come risolvere i problemi dei lavoratori".

In Veneto pochi disagi per i treni, ritardi per il maltempo 

Sono contenuti finora i disagi causati in Veneto dallo sciopero del personale ferroviario. Trenitalia non ha fornito finora dati sulle cancellazioni. Ve ne sono state alcune, anche di convogli a lunga percorrenza, ma la situazione nelle stazioni principali, da Verona a Venezia, non è caotica. Agli sportelli delle informazioni si registrano code di viaggiatori, soprattutto turisti, che chiedono aggiornamenti sull'operatività dei vari convogli. I problemi maggiori sono stato dovuti ai danni del maltempo che la notte scorsa ha colpito il Nordest. Alberi e rami caduti sui binari hanno provocato l'interruzione della linea Venezia-Trieste, tra Cervignano e San Stino di Livenza - qui sono rimaste ferme tre 'frecce', e Trenitalia ha attivato i servizi sostitutivi con pulman - e anche sulla linea Udine-Treviso. In mattinata comunque la ricircolazione anche su queste tratte è stata completamente riattivata.

In Friuli Venezia Giulia disagi e ritardi dei treni per maltempo e sciopero 

Disagi, rallentamenti e ritardi lungo la linea ferroviaria Trieste-Venezia si sono registrati fin dall'alba di questa mattina a causa dell'ondata di maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. Inoltre è in corso uno sciopero fino alle 15. A causa dei danni del maltempo alle 5 del mattino la circolazione è stata sospesa tra Cervignano e San Stino di Livenza ed è ripresa poco prima delle 10, dopo l'intervento dei tecnici. I treni Alta Velocità hanno subito limitazioni di percorso e registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 250 minuti - informa Trenitalia -. I treni Euronight sono stati instradati sul percorso alternativo via Treviso con un maggior tempo di percorrenza fino a 40 minuti. I treni Regionali hanno subito limitazioni di percorso, cancellazioni e sostituzioni con bus tra Portogruaro e San Donà di Piave, e registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 130 minuti.

A Bologna diversi treni cancellati, ma la situazione è tranquilla

 Situazione al momento abbastanza tranquilla e senza particolari criticità alla stazione centrale di Bologna per lo sciopero dei trasporti. Diversi treni sono stati cancellati ma gli spostamenti sono assicurati sia per i regionali che per i treni a lunga percorrenza da i convogli garantiti. File si registrano ai self service e agli sportelli per ottenere il rimborso del biglietto. In Emilia-Romagna l'impatto dello sciopero per quanto riguarda i treni regionali gestiti da Trenitalia-Tper sta avendo un impatto più basso, visto che lo sciopero del personale è stato dichiarato solo da un sindacato, il Cub.

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