"Le abbiano dato i farmaci, poi le
abbiano messo un sacchetto in testa e lo abbiamo chiuso. Laura
non moriva e io e Silvia le abbiano stretto le mani al collo".
Così Mirto Milani ha raccontato l'omicidio dell'ex vigilessa di
Temù, nel Bresciano. È quanto emerge dagli interrogatori dei
presunti responsabili e viene riportato oggi da alcuni
quotidiani.
Il medico legale aveva ipotizzato che, una volta stordita, la
vittima fosse stata soffocata con un cuscino. Mirto Milani,
Paola e Silvia Zani, hanno anche ammesso anche di aver tentato
di uccidere Laura Ziliani il 16 aprile quando le somministrarono
una tisana che la fece dormire per oltre 48 ore. "Un episodio
che altro non è che il prodromo dell'omicidio" secondo gli
inquirenti.
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