L'aumento dei prezzi causato
dalla guerra in Ucraina e un messaggio audio, virale sui social,
che annunciava 15 giorni di sciopero degli autotrasportatori che
avrebbero 'paralizzato' la Sardegna, stanno spingendo in queste
ore tantissime persone a fare scorte di generi alimentari e
carburante.
Molti supermercati sono stati presi d'assalto e questa mattina
diversi scaffali dei principali market di Cagliari risultavano
vuoti, così come in tanti distributori di benzina è terminato il
carburante, soprattutto il diesel, con lunghe file di auto sulle
strade. Per lunedì 14 è stato annunciato uno sciopero degli
autotrasportatori sardi: sono in 450 i lavoratori del settore,
senza sigle sindacali, pronti a sistemare i loro tir davanti ai
porti e alle zone industriali dell'Isola dall'alba per
protestare contro il caro gasolio.
Già da ieri le sigle sindacali ufficiali avevano preso posizione
sul messaggio vocale rimbalzato su migliaia di chat WhatsApp
della Sardegna che preannunciava un blocco totale delle consegne
per due settimane. "Si tratta di un messaggio di un lavoratore
disperato che sta annunciando qualcosa di illegale - ha chiarito
il segretario generale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu - Vietare
i beni di prima necessità è un reato, non è possibile privare la
popolazione di beni primari".
Sul fronte della pasta, invece, la Sardegna vanta il negativo
primato dei prezzi più alti d'Italia, come denunciato da
Adiconsum regionale, che ha analizzato gli ultimi dati sui
listini dei prodotti di largo consumo registrati dal Mise.
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