"E' duro camminare nelle tenebre.
Lo capiamo quando ci misuriamo con le tenebre delle tante
pandemie che questa pandemia ci insegna a riconoscere. La
malattia, la sofferenza, la perdita di una persona cara". E' un
passaggio dell'omelia della messa nella notte della Vigilia di
Natale dell'arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi,
nella cattedrale di San Pietro.
L'arcivescovo ha ricordato "la pandemia della violenza che
diventa aggressività epidermica, un po' elettrica. O follia
banale, indecente. Ed è anche indecente filmarla coi cellulari
invece di intervenire per bloccarla", ha aggiunto. Negli ultimi
giorni a Bologna è circolato un video di una violenta rissa in
zona universitaria, con giovani che si prendevano a sediate.
E poi, per Zuppi, c'è "la pandemia della povertà con le sue
tante e dolorose sorelle che spingono a farsi stranieri pur di
sfuggire a queste. E non è mai comodo farso stranieri, essere
visti come stranieri. E poi quella pandemia terribile della
guerra, mostro che uccide la vita e con essa l'umanità tutta.
Consumata nel disinteresse del mondo in tanti pezzi dell'unica
guerra mondiale".
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