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Speranza, nuova indennità a medici Pronto soccorso dal 2022

Speranza, nuova indennità a medici Pronto soccorso dal 2022

Anche a infermieri. Per rendere più forte prima linea del Ssn

ROMA, 08 novembre 2021, 13:16

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Medici, infermieri e professionisti sanitari dei Pronto Soccorso affrontano quotidianamente l'emergenza e lavorano sovente in condizioni di stress. Per questo ho proposto che dal prossimo anno venga aggiunta alle loro retribuzioni un'indennità accessoria. Servirà a rendere più forte la prima linea del nostro Servizio Sanitario Nazionale a cui dobbiamo tutti dire Grazie". Lo annuncia su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.  

Ordine dei medici - "Bene il ministro della Salute Roberto Speranza: l'indennità accessoria per i medici del Pronto soccorso va nella direzione da noi auspicata, ovvero rendere attrattivo il sistema pubblico, ma ora bisogna eliminare il tetto di spesa sul personale e investire anche sui medici del territorio, sia sul versante dell'emergenza-urgenza che delle cure primarie". Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta il previsto incentivo di novanta milioni di euro totali da destinare a chi lavora in prima linea. "L'intervento del ministro, che ha proposto un'indennità accessoria per i medici e gli infermieri dei pronto soccorso, va nella direzione auspicata dalla Fnomceo: quella di rendere attrattivo il nostro Servizio Sanitario pubblico, arginando l'emorragia di professionisti specializzati proprio da questi presidi così cruciali. È sacrosanto valorizzare l'operato e la professionalità di questi colleghi, non solo migliorandone le condizioni di lavoro, ma anche con incentivi economici - spiega Anelli -. I ritmi insostenibili, l'altissimo livello di stress psicofisico, l'elevato rischio di aggressioni, il proliferare di denunce e citazioni in giudizio demotivano i medici che lavorano nei Pronto soccorso, spingendoli a trasferirsi in altri reparti o a migrare verso il privato. Solo la scorsa settimana sono state due le aggressioni in un Pronto soccorso, mentre è di questa mattina la violenza perpetrata a Pozzuoli, dove il parente di una paziente ha cercato di strangolare un medico".

Altrettanta "attenzione va riservata al personale del 118, che gestisce l'emergenza-urgenza sul territorio", aggiunge . Quanto agli ospedali, è "il momento di fare un ulteriore passo, ed eliminare il tetto di spesa per il personale, che per molti anni, prima degli aumenti voluti dal Ministro Giulia Grillo e poi dallo stesso Speranza, doveva corrispondere all'importo 2004 ridotto dell'1,4 per cento - continua Anelli -. Occorre anche comprendere le altre ragioni, se ve ne sono, della mancata assunzione di medici, per porvi rimedio". Infine, "è necessario investire, per rafforzarla, sulla medicina del territorio, che - conclude Anelli - deve essere il vero front office del servizio sanitario nazionale".  

Fiaso, indennità è giusto riconoscimento a chi è in prima linea - L'indennità accessoria da aggiungere alle retribuzioni di chi è "in prima linea, annunciata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, rappresenta un giusto riconoscimento dell'impegno svolto in corsia dai professionisti dell'emergenza-urgenza e un concreto incentivo per il personale a scegliere e a rimanere nei reparti di pronto soccorso dove c'è più bisogno". Così Giovanni Migliore, Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso), ha commentato la proposta avanzata nelle ultime ore dal Ministro Speranza. "Oltre all'indennità - ha inoltre evidenziato Migliore - servono anche interventi di prevenzione e di deterrenza delle aggressioni, con protocolli operativi per la sicurezza del personale sanitario da adottare in sinergia con le forze di polizia". I pronto soccorso sono da sempre la trincea degli ospedali, prosegue Migliore: "Qui arrivano le emergenze da gestire, transitano le ambulanze a sirene spiegate, arrivano i pazienti più gravi. Dai pronto soccorso passano ogni giorno migliaia e migliaia di casi che sottopongono gli operatori a un carico di lavoro e di stress non indifferente. A questo bisogna aggiungere gli episodi di violenza e di insofferenza che si verificano sia nelle grandi città sia nei centri di periferia. Solo nell'ultimo mese abbiamo contato 15 aggressioni ai danni di medici, infermieri e operatori sanitari in servizio nei pronto soccorso italiani. Il più eclatante è stato il blitz no vax all'Umberto I. Ma le violenze - conclude il presidente Fiaso - si susseguono quotidianamente da Pesaro a Pozzuoli, da Vittoria a Trento, passando per Prato, Cerignola, Lucca, solo per citare gli ultimi casi". 

Regioni, bene l'indennità P.Soccorso - "E' fondamentale garantire quello che può essere considerato l'avamposto della sanità pubblica, ovvero il presidio dei pronto soccorso. Per questo motivo la previsione nella manovra di una nuova indennità accessoria per medici ed infermieri impegnati in questo settore, perorata e sostenuta in più occasioni dalla Conferenza delle Regioni, è estremamente positiva". Lo afferma Raffaele Donini, Assessore della Regione Emilia-Romagna e Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni delle province autonome, commentando l'annuncio del ministro della Sanità Roberto Speranza. "Occorre infatti il massimo impegno delle istituzioni per fermare l'esodo del personale sanitario dai pronto soccorso, riconoscendo - sottolinea Donini - la specificità delle particolari condizioni di chi è chiamato ad operare in tali contesti, caratterizzati spesso da situazioni di massima urgenza".

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