I magistrati onorari in servizio
al tribunale di Bologna sabato 25 settembre si incammineranno
insieme, partendo dalla Corte di appello e percorrendo i portici
della città, fino al santuario di San Luca, in cima al Colle
della Guardia, storica meta di pellegrinaggi dei bolognesi. La
marcia di protesta "per la giustizia, contro il precariato"
vuole mettere in luce la difficile situazione della categoria.
L'iniziativa è in continuità con il flashmob di dicembre e trova
la sua principale ispirazione nel cammino di 250 chilometri che
un giudice onorario di Parma, Livio Cancelliere, ha percorso ad
agosto da Assisi a Roma, dove è stato accolto dal ministro della
Giustizia.
"C'è chi dice che siamo la vera Questione Morale della
Giustizia - spiega Andrea Giberti, coordinatore bolognese di
Assogot - e pensiamo che dopo questo cammino se ne
organizzeranno altri, fino a quando il Ministero non darà
sostanza alle promesse che da tanti anni ci vengono fatte".
Saranno presenti magistrati onorari dell'intero distretto e una
rappresentanza di colleghi provenienti da altre regioni.
"Ad oggi abbiamo avuto l'adesione convinta di oltre sessanta
colleghi e di numerosi avvocati, sia del Foro di Bologna che di
altri Fori", dice Giberti. "Abbiamo pensato di ringraziare
Livio, che sabato sarà presente, incamminandoci dietro a lui per
un percorso meno difficile di quello che lo ha visto
protagonista nei mesi estivi, in un luogo-simbolo di Bologna.
Anche noi siamo servitori dello Stato italiano ma a tutt'oggi
siamo lavoratori senza diritti né tutele, remunerati a cottimo.
Con il Covid la nostra categoria è entrata in un vero e proprio
affanno: se ci ammaliamo o dobbiamo rispettare la quarantena non
possiamo andare in tribunale e restiamo senza remunerazione. A
tanti colleghi purtroppo è capitato e le conseguenze le hanno
patite le loro famiglie", conclude.
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