Fa discutere, sul Lago
Maggiore, il modo in cui l'amministrazione comunale di Stresa
(Verbania) sta affrontando il post Mottarone, con le opposizioni
all'attacco della sindaca Marcella Severino. "E' stato indetto
l'incidente probatorio e il Comune non ha nominato un
consulente, come hanno invece fatto le altre parti, pur avendo
meno titoli in merito. La partecipazione attiva
dell'amministrazione avrebbe dato un segnale forte di vicinanza
alle famiglie coinvolte", sostiene Canio Di Milia, ex sindaco di
Stresa e ora capogruppo dell'opposizione.
Con i colleghi Andrea Fasola Ardizzoia e Carlo Falciola, Di
Milia ha convocato una conferenza stampa per esprimere le
proprie criticità sulla gestione della questione funivia del
Mottarone, a due mesi dall'incidente in cui sono morte 14
persone. "Non si può pensare di parlare a nome di una comunità
del futuro della funivia senza un dibattito, anche pubblico,
preventivo", dice a proposito dell'incontro dei giorni scorsi
tra il ministro Giovannini e la sindaca Severino.
Tra le critiche mosse all'amministrazione anche quella di non
aver avviato le procedure per revocare la concessione
dell'impianto alle Ferrovie del Mottarone. "Svincolando la
concessione si sarebbe potuto pensare già alla stagione
invernale, sempre più cruciale per il Mottarone, se si considera
il danno che ha subito il territorio in questi mesi estivi",
concludono i consiglieri, che auspicano anche "un piano di
comunicazione integrata per il lancio del brand Mottarone".
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