Nel corso delle attività di
controllo nel porto di Genova i finanzieri del II Gruppo della
Guardia di Finanza hanno intercettato e sequestrato un ingente
quantitativo di prodotti di ferramenta ed utensileria varia
provenienti dalla Cina. Il servizio ha tratto origine dalla
quotidiana attività di monitoraggio dei flussi commerciali
marittimi che interessano l'hub portuale di Genova, scenario,
negli ultimi tempi, di importanti operazioni finalizzate al
contrasto dei traffici illeciti, portati a termine dai
finanzieri del Comando Provinciale di Genova. L'ingente
quantitativo di merce sequestrata proveniva dalla Cina ed era
destinato ad un'azienda operante nel Brianzolo che, dopo i
preliminari approfondimenti, risultava agire in qualità di
società di comodo, o di schermo, di un'altra società dichiarata
fallita, secondo il consolidato sistema della cosiddetta "new
company - bad company". In questo modo la società fallita poteva
continuare ad operare in danno dei creditori, che non hanno
ancora visti soddisfatti i loro crediti, stimati in importi
superiori a 15 milioni di euro.
Dopo il sequestro del primo container di merce, dal peso di
oltre 22 tonnellate, i militari delle Fiamme Gialle, coordinati
dalla Procura delle Repubblica di Milano, hanno scoperto altri
11 contenitori di merce, per un peso complessivo di circa 210
tonnellate. Per soddisfare i creditori della società fallita, la
merce è stata poi consegnata al curatore fallimentare per la
successiva rivendita.
Le attività si sono concluse con la denuncia di due persone
di nazionalità cinese, legali rappresentanti delle due società
coinvolte, per i reati di bancarotta fraudolenta e falso in atto
pubblico.
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