L'Umbria ha deciso "per
precauzione" di limitare non solo la somministrazione di
AstraZeneca, destinato solo agli ultrasessantenni, "ma anche di
Johnson & Johnson che ha le stesse caratteristiche". Lo ha
annunciato il commissario regionale per l'emergenza Covid
Massimo D'Angelo.
Sono intanto 800 i residenti in Umbria con meno di 60 anni che
hanno ricevuto Pfizer come seconda dose di vaccino contro il
Covid, tra sabato e domenica, dopo che per la prima gli era
somministrato AstraZeneca. Complessivamente 3.900 quelli per i
quali è previsto il cambio di prodotto in seguito alle
indicazioni governative.
"La Regione Umbria subito dopo il recepimento della circolare
ministeriale del 7 aprile che raccomandava la somministrazione
preferenziale del vaccino Astrazeneca ai soggetti di età pari o
superiore ai 60 anni, ha utilizzato per le prime dosi degli
under 60 vaccini m-RNA, ovvero Pfizer e Moderna" ha ricordato
D'Angelo.
In via cautelativa la Regione - si legge in un suo comunicato
- ha deciso per gli under 60 la sospensione delle seconde dosi
con vaccino a vettore virale, già da venerdì 11 giugno. Gli
appuntamenti spostati verranno riprogrammati nelle stesse sedi
vaccinali entro la settimana con n sms a tutti i soggetti
interessati con l'informazione che riceveranno la seconda dose
con nuovo vaccino. Gli appuntamenti del 12 giugno che residuano,
saranno gestiti come quelli dell'11.
Gli appuntamenti dei giorni successivi saranno mantenuti nella
stessa sede e con lo stesso orario. Anche in questo caso, ai
cittadini verrà inviato sms del mantenimento dell'appuntamento
con sostituzione del vaccino.
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