Crescono nuovamente i contagi in
Sardegna, che arrivano a quota 263 con un tasso di positività
del 3,9%, ma rallenta la corsa dei ricoveri: -3 nei reparti non
intensivi mentre resta invariato il numero dei posti letto
occupati da pazienti positivi nelle intensive. Nell'Isola, però,
frena anche la campagna di vaccinazione, anche se nei vari hub e
centri vaccinali si ritocca quota 6mila dosi somministrate dopo
il brusco stop a Pasqua con sole 39 inoculazioni nella domenica
di festa.
In 24 ore sono stati fatti 6.691 vaccini (4.718 primo ciclo e
1.973 richiami), un numero che è ancora basso rispetto al target
di 17mila somministrazioni al giorno fissato per fine mese dal
commissario nazionale per l'emergenza, il generale Francesco
Paolo Figliuolo, nella sua recente visita a Cagliari. Ad oggi
nell'Isola è stato somministrato il 74,9% delle dosi, cioè
270.990 (prima dose
197.748 e seconda dose 73.242) su 361.870 fiale consegnate. In
pratica almeno una dose è stata inoculata al 12,1% della
popolazione sarda, mentre ha completato l'intero ciclo solo il
4,5%.
E a Sassari, dove la campagna vaccinale si estende agli under 80
non fragili, l'hub allestito nell'area fieristica di Promocamera
registra ritardi, disagi e proteste. File anche alla Fiera di
Cagliari, dove si è anche formata una lunga coda di auto, e a
Nuoro. Un maxi assembramento di anziani acciaccati e
infreddoliti è stato segnalato in via Kandinskij, davanti al
cancello dell'Istituto superiore Francesco Ciusa dove sono in
corso i richiami della prima dose. Una situazione che ha fatto
gridare allo scandalo sui sociale e nel capoluogo barbaricino.
Intanto dopo la proroga del lockdown a Bono e Bultei,
rispettivamente all'11 e 14 aprile, entra in zona rossa anche
Siurgus Donigala. Salgono così a 16 su 377 i territori comunali
che hanno scelto di autoisolarsi per l'impennata dei contagi
nelle ultime due settimane. Il paese della Trexenta rimarrà in
lockdown sino al 17 aprile.
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