Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Inchiesta Mondo di mezzo, per la Cassazione 'non era mafia ma i clan ci sono'

Inchiesta Mondo di mezzo, per la Cassazione 'non era mafia ma i clan ci sono'

Il "sistema è stato gravemente inquinato non dalla paura ma dal mercimonio"

ROMA, 12 giugno 2020, 18:34

Redazione ANSA

ANSACheck

La sede della Cassazione a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

La sede della Cassazione a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
La sede della Cassazione a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel sistema criminale emerso nel processo Mondo di mezzo, la Cassazione - sostiene in una nota anticipando le motivazioni della sentenza - "senza negare che sul territorio di Roma possano esistere fenomeni criminali mafiosi" rileva che "i risultati probatori hanno portato a negare l'esistenza di una associazione a delinquere di stampo mafioso". Quel che è stato appurato "è un quadro complessivo di un 'sistema' gravemente inquinato, non dalla paura, ma dal mercimonio della pubblica funzione".

"Una parte dell'amministrazione comunale si è di fatto consegnata agli interessi del gruppo criminale che ha trovato un terreno fertile da coltivare". Lo spiega la Cassazione nella nota che anticipa le motivazioni del verdetto degli 'ermellini' che lo scorso ottobre hanno alleggerito la posizione degli imputati del processo 'Mondo di mezzo', tra i quali il ras delle cooperative Salvatore Buzzi e l'ex Nar Massimo Carminati, escludendo l'aggravante mafiosa.

"Quello che è stato accertato - prosegue la nota - è un fenomeno di collusione generalizzata, diffusa e sistemica, il cui fulcro era costituito dall'associazione criminosa che gestiva gli interessi delle cooperative di Buzzi attraverso meccanismi di spartizione nella gestione degli appalti del Comune di Roma e degli enti che a questo facevano capo". "Ciò ha portato - conclude la Cassazione - alla svalutazione del pubblico interesse, sacrificato a logiche di accaparramento a vantaggio dei privati". "I fatti 'raccontano' anche di imprenditori che hanno accettato una logica professata da Buzzi e dai suoi sodali, basata sugli accordi corruttivi, intercorsi tra funzionari pubblici e imprenditori, convergenti verso reciproci vantaggi economici". Sottolinea la Cassazione. "Alla fine è stata confermata la responsabilità penale di quasi tutti gli imputati per una serie di gravi reati contro la pubblica amministrazione, oltre che per la partecipazione alle associazioni criminali, ribadendo sotto questi profili le precedenti decisioni di merito". A dimostrazione di ciò, gli 'ermellini' spiegano che l'annullamento con rinvio in appello bis, ottenuto da "qualche imputato", è stato determinato "dalla necessità di un nuovo giudizio sulla responsabilità per reati contro la pubblica amministrazione, mentre "nella maggioranza dei casi, invece, dalla necessità di operare una rideterminazione della pena a seguito dell'esclusione del carattere mafioso delle due associazioni criminose". Una dedita alle estorsioni, l'altra guidata da Buzzi e Carminati si occupava di corrompere politici e funzionari capitolini.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza