L'incendio divampato il 16 aprile
scorso in un deposito dello stabilimento Tontarelli Spa di
Castelfidardo (Ancona), che produce casalinghi e altri oggetti
in plastica, è da ritenersi una mera fatalità e non sono state
evidenziate condotte colpose o dolose. E' la conclusione della
Procura di Ancona dopo gli accertamenti svolti da carabinieri e
vigili del fuoco senza che fossero riscontrate responsabilità.
Per questo il pm Rosario Lioniello ha chiesto l'archiviazione
del fascicolo aperto inizialmente nei confronti di otto persone
iscritte nel registro indagati per incendio colposo. Il
consulente tecnico della procura, il col. dei carabinieri
Marcello Mangione, ingegnere civile dell'Arma, ha concluso per
l'accidentalità delle fiamme divampate per un riscaldatore
utilizzato dagli operai nel grosso ambiente del capannone e
posto troppo vicino alle cataste della merce pronta per le
spedizioni, tutta di materiale plastico.
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