Spunta una lettera scritta in
stampatello da Sissy Trovato Mazza che avvalorerebbe la tesi
secondo la quale l'agente penitenziaria di origini calabresi in
servizio nel carcere femminile di Venezia, morta il 12 gennaio
dopo due anni di agonia, potrebbe non essersi suicidata, come
sostengono gli stessi familiari. In un foglio vergato a mano e
indirizzato alla direzione del penitenziario si legge: "la
sottoscritta informa che negli ultimi giorni sono stata
avvicinata da molte detenute che hanno raccontato fatti gravi
che riguardano le mie colleghe".
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