Si farà sostenere volontariamente
da una cooperativa sociale che aiuta giovani a reinserirsi nella
scuola e a recuperarsi come persona, il 17enne indagato per la
tragedia della Lanterna azzurra di Corinaldo. Lui e la sua
famiglia, riferisce l'avv. Andrea Mone che lo assiste, avevano
chiesto "da circa un mese", quindi prima della calca in cui sono
morte sei persone, il supporto per il ragazzo in una
"cooperativa sociale per aiutarlo a recuperare gli studi, visto
che aveva lasciato la scuola". "Non c'è nessun provvedimento del
tribunale o della procura", precisa il legale, che disponga la
permanenza in comunità: "lui e la famiglia si erano attivati,
tramite noi anche in sede giudiziale, solo sotto il profilo
civilistico". Dopo i fatti di Corinaldo probabilmente il ragazzo
si "tratterrà" nella cooperativa Perché è "provato, "anche per
allontanarsi dalla stampa, è probabile si trattenga lì". Il
giovane "non è mai stato obbligato alla permanenza in comunità"
neanche in passato.
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