Una serie di "anomalie", come la
"presenza di usura", scollamenti, una "scarsa rincalzatura" e la
"mancanza di attacchi elastici", non solo nel cosiddetto 'punto
zero', dove si trovava il giunto in cattive condizioni e dove si
staccò un pezzo di rotaia e avvenne il deragliamento, ma anche
in altri giunti e più in generale sulla "sede ferroviaria nel
tratto di binario compreso tra il km 13 e il km 11" sulla linea
Milano-Venezia. Emergono dalla complessa e dettagliata
consulenza tecnica, firmata dagli ingegneri Roberto Lucani e
Fabrizio D'Errico, depositata in Procura a Milano nell'inchiesta
sull'incidente ferroviario a Pioltello, nel Milanese, del 25
gennaio scorso che causò tre morti e cinquanta feriti.
"In svariati punti del tratto di linea oggetto del
sopralluogo visivo - scrivono i consulenti - è stata rilevata e
documentata la mancanza di attacchi elastici tipo Pandrol",
ossia di "elementi di fissaggio diretto" della "rotaia alla
traversa".
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