Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha presentato denuncia querela nei confronti dello scrittore Roberto Saviano per il contenuto di alcuni post su facebook, ritenendole lesive "della reputazione del sottoscritto e del Ministero dell'Interno stesso". La notizia, anticipata dall'Huffington Post, è confermata dal Viminale. La querela fa riferimento a un post pubblicato il 12 giugno scorso, in cui Saviano parlava della questione legata alla sua scorta, e a uno del 22 giugno, in cui Saviano definiva Salvini "ministro della malavita". Nell'atto si fa notare come la questione abbia avuto un forte impatto mediatico sulla stampa nazionale e straniera e si sottolinea come le dichiarazioni siano "al di fuori di qualsivoglia esercizio lecito del diritto di critica - non potendosi certo parlare di diritto di cronaca - in quanto vi è una gratuita aggressione alla mia persona, infamante ed umiliante, travalicandosi palesemente il legittimo limite del dissenso sulle iniziative amministrative poste in essere dal Gabinetto a cui appartengo".
Saviano a Salvini, non ho paura, dietro l'angolo c'è Putin - "Il Ministro della Mala Vita si è deciso a querelarmi. Non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale, quindi non so ancora chi sia il magistrato incaricato delle indagini: appena lo saprò chiederò di essere interrogato. Oggi non bisogna arretrare di un passo davanti a un potere che ha il terrore delle voci critiche, dei testimoni oculari delle nefandezze che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo e di chi ogni giorno afferma con forza che incutere paura è l'arma nelle mani di chi vuole restringere le libertà personali". Lo scrive su Facebook lo scrittore Roberto Saviano. "Non l'ho mai fatto, ma vi chiedo di essere con me in questa battaglia: dietro l'angolo c'è la Russia di Putin, modello del ministro della Mala Vita che ha spesso portato alle estreme conseguenze il contrasto al dissenso. Tocca agli uomini di buona volontà - prosegue - resistere all'avanzata dell'autoritarismo. Anche di quello che, per fare più paura, usa la carta intestata del Ministero, impegnando l'intero Governo contro uno scrittore. Sono sicuro che in questo "governo del non cambiamento" nessuno fiaterà, aggrappati come sono tutti al potere. Io non ho paura"
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