Prosegue, non senza difficoltà, il
lavoro della Prefettura di Venezia per alleggerire le presenze
di migranti nell'hub di Cona, mentre continuano le 'fughe' di
piccoli gruppi di richiedenti asilo, e altri, rifiutate le nuove
strutture di accoglienza, tornano nel Cpt veneziano. Oggi sono
rientrati in 24 a Cona, mentre 14 trasferiti a Jesolo hanno
rifiutato il centro della Croce Rossa, ma non sono ancora
tornati al Cpt, che conta ora 830 presenze. Altri 13 sono stati
ricollocati in piccole strutture del veneziano. Un gruppo più
numeroso, 55 persone, che si era messo in marcia con borse e
bagagli e aveva dormito la notte scorsa in una sala
parrocchiale, è adesso a Padova, in attesa del da farsi. Tra
loro vi sono migranti "sindacalizzati", nel senso che sono
seguiti dall'Unione sindacale di Base (Usb) a cui sono iscritti,
e che dice di volerne difendere la dignità. Proprio il supporto
dell'Usb ha fatto parlare la stessa Diocesi di Padova di un
pericolo di 'strumentalizzazione' della protesta.
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