"Fabrizio Corona incassava fino a
venti mila euro per le sue serate, non l'ho detto prima quando
sono stato interrogato dai carabinieri perché avevo paura". A
dirlo, Mario Nicoli, un ex collaboratore di Fabrizio Corona,
sentito come teste nel processo a carico dell'ex agente
fotografico per i 2,6 milioni di euro ritrovati, in parte, nel
controsoffitto dell'abitazione di Francesca Persi (anche lei
imputata), in parte in Austria. Nicoli ha riferito in Tribunale
di avere accompagnato più volte Corona a sue 'ospitate' nei
locali notturni e di averlo visto "incassare molti soldi in
contanti. In una discoteca di Verona riservata a 'milf', cioè a
signore non più giovanissime, l'ho visto incassare un importo
importante". Poco prima anche Alehandro Cardia, che ha deposto
in quanto dipendente della 'Atena' (la società di promozione
eventi facente capo alla Persi) ha spiegato di avere visto
circolare "una grande quantità di denaro" negli uffici della
società. "Fabrizio guadagnava in contanti e pagava in contanti".
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