Progetto a rischio per il
recupero e la valorizzazione del Campo 78 di Fonte d'Amore. Si
tratta di uno dei campi di concentramento più importanti
d'Italia, dove durante la seconda guerra mondiale furono
detenuti migliaia di prigionieri alleati. La struttura è ancora
in buone condizioni e dentro i baraccamenti ci sono ancora
intatti i segni della permanenza dei prigionieri fatti
dall'esercito italiano in Libia ed Egitto (1940/1943). Non è
ancora chiaro se il Comune sia interessato in concreto al
progetto di recupero che a giorni sarà presentato dalla
Fondazione Morrone, presieduta da Giampaolo Tronca. Il primo
passo è stato quello della sottoscrizione di un protocollo
d'intesa tra Comune, Fondazione Morrone e Ance, che ha messo a
disposizione dei fondi. Il protocollo interesserà anche la
Difesa, il Demanio, e Ministero Cultura. "Il recupero impone
spese di qualche milione di euro - precisa Tronca - se però il
Comune non prende decisioni in tempi brevi anche quel fondo
rischia di andare perso".
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