E' stato licenziato un dipendente
comunale a Treviso che era già stato sospeso perché durante
l'orario di lavoro in più occasioni si recava in palestra o
ritornava a casa. "Siamo andati fino in fondo - ha detto il
sindaco Giovanni Manildo, commentando il provvedimento - perché
è giusto che chi sbaglia paghi. Soprattutto, torno a ripeterlo,
per tutti quei dipendenti del nostro Comune che lavorano con
grande passione e spirito di sacrificio". Il dipendente,
considerato recidivo perché già sospeso in passato dall'attività
lavorativa per sei mesi, è stato seguito dagli agenti della
polizia locale per diversi mesi dall'estate del 2016. In otto
occasioni su dieci si è potuto accertare come durante l'orario
di lavoro si recasse in palestra o a casa. Sospeso dal servizio
come previsto dal decreto Madia, insieme alla denuncia per
truffa l'uomo è stato denunciato anche alla Corte dei Conti per
danno all'immagine. Dopo l'audizione dell'uomo, con il suo
legale, l'amministrazione ha deciso il licenziamento.
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