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Acido, madre difende Alex:'Non è sadico'

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Lettera della donna al padre di Barbini: 'Riveda i suoi ricordi'

MILANO, 02 febbraio 2016, 18:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Mi è stato riferito che quando uno è capace di tirare il collo di una gallina, alla terza volta che lo fa gli resta in mano la testa e comunque non ci vedo un reato". Con queste parole Patrizia Ravasi, madre di Alexander Boettcher, imputato a Milano per una serie di aggressioni con l'acido, ha difeso il figlio nel corso della sua deposizione, anche quando le sono state fatte domande su alcuni video mostrati in aula nella scorsa udienza. Immagini che, a detta della donna, non denotano "comportamenti violenti, cattiveria o sadismo". Depositata anche una missiva che Patrizia Ravasi ha inviato al padre di Pietro Barbini, il giovane sfigurato nel dicembre del 2014. "La supplico - c'è scritto nella lettera - di rivisitare accuratamente il ricordo di quel tremendo 28 dicembre che ha devastato le nostre vite". La donna ha difeso il figlio sostenendo che Gherardo Barbini potrebbe avere "sovrapposto le due figure", ossia aver confuso Boettcher con Andrea Magnani, il presunto complice.
   

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