Si riaccende la luce su uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana: la scomparsa quasi 24 anni fa di Paola Costantini e Rosalia Molin, le due 'buranelle', zia e nipote residenti nell'isola di Burano (Venezia), sparite nel nulla il 27 ottobre 1991.
Tracce di polvere da sparo sono state infatti trovate dalla polizia scientifica - grazie alle nuove tecniche d'indagine - sugli abiti sequestrati a Nicola Alessandro, all'epoca fidanzato della 25enne Rosalia, unico indagato nella vicenda. Alessandro, che ha sempre negato ogni sua responsabilità, è in realtà finito da poco nel mirino dei magistrati: la sua iscrizione come 'atto dovuto' nel registro indagini, per duplice omicidio e occultamento di cadavere, risale all'ottobre 2014. Poco dopo che un 'supertestimone' rimasto fino ad allora in silenzio aveva rivelato ad un poliziotto che i corpi delle due donne erano stati sepolti in una spiaggia Cavallino Treporti, nei pressi di un bar.
La spiaggia veneziana, nel settembre 2014, era stata così passata al setaccio con georadar ed escavatori, ma nulla era emerso ufficialmente sugli esiti di quelle ricerche. Un mese dopo, tuttavia, Alessandro è entrato ufficialmente nell'inchiesta, con la notifica dell'atto tramite cui la Procura, con parere favorevole del Gip, ha chiesto e ottenuto l'esame del Dna su alcuni oggetti e indumenti di Alessandro: un cappotto, una giacca, un giaccone, un paio di scarpe. La scientifica ha subito repertato alcuni elementi (dei granelli di sabbia, dei capelli), ma adesso è arrivata la svolta, con tracce di polvere da sparo che i tecnici di laboratorio avrebbero trovato su uno dei capi d'abbigliamento.
La difesa di Alessandro prende già le contromosse, parlando di una probabile 'contaminazione' degli indumenti analizzati, a causa di una repertazione eseguita con metodi non corretti. Difficile dire, dall'altra parte, se questa sia la carta decisiva in mano al Procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio, che tre anni fa, dopo due tranche d'inchiesta archiviate, decise di riaprire il fascicolo anche su istanza dei familiari delle due donne.
Paola Costantini, 29 anni, e la nipote Rosalia Molin, 25, scomparvero nel nulla la domenica del 27 ottobre 1991, dopo essere scese alla fermata del vaporetto a Treporti, per andare al cinema a Jesolo (Venezia). In quasi 24 anni la squadra mobile di Venezia ha battuto tutte le piste possibili. Ora il 'cold case' delle due ragazze di Burano potrebbe essere vicino alla soluzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA