Telefonare in forma anonima per
raccontare a una moglie che il marito la tradisce, è una
"condotta biasimevole". E fa scattare la condanna per il reato
di molestie senza concessione di attenuanti. Lo sottolinea la
Cassazione che per questo motivo ha dichiarato colpevole una
impiegata della Asl di Bari, che aveva fatto tre chiamate al
telefono della moglie di un collega per raccontarle che lui la
tradiva. A spingerla il fatto che era stata l'amante dell'uomo
che ora l'aveva scaricata per un'altra.
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