PALERMO - Uno striscione all'uscita dell'aeroporto di Lampedusa accoglierà oggi - Giornata mondiale del rifugiato - i turisti che sbarcano sull'isola, che leggeranno questa frase: "20 giugno 2015. Lampedusa celebra la giornata del rifugiato. 365 giorni l'anno".
L'iniziativa è di un nutrito gruppo di cittadini, da qualche mese riunito nel Forum solidale di Lampedusa, che vuole in questo modo evidenziare che l'impegno ad accogliere dignitosamente chi è costretto a fuggire dal proprio Paese deve essere costante, personale e non delegabile esclusivamente alle associazioni che gestiscono il sistema dell'accoglienza e alla politica.
"Ognuno e ognuna può e deve fare esattamente quello che vorrebbe venisse fatto per noi e per i nostri figli se fossimo costretti ad abbandonare le nostre case e le nostre sicurezze", dice Marta Bernardini, operatrice del progetto Mediterranean hope, della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che ha aderito all'iniziativa; "ma al contempo continuiamo a chiedere all'Europa e alle Nazioni unite l'immediata apertura di corridoi umanitari che consentano a queste persone di raggiungere in maniera legale e sicura il paese che essi scelgono per richiedere asilo".
Alle 21 sul corso principale di Lampedusa i partecipanti all'iniziativa leggeranno poesie, lettere e storie che raccontano le vite dei migranti, i loro sogni e le loro speranze
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