Hadi Khamenei, fratello della Guida Suprema iraniana Alì, ha auspicato il rilascio di due leader di opposizione da tre anni agli arresti domiciliari e ha sostenuto che la loro detenzione è tra i fattori che scoraggiano i tanto auspicati investimenti stranieri in Iran. Nel citare elementi che non consentono al ''mondo'' di avere ''fiducia'' nell'Iran, Hadi Khamenei - in un'intervista ad un sito iraniano - ha evocato l' ''atmosfera'' repressiva che si respira in Iran, l'influenza economica dei militari e il fatto che Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karrubi, siano ''ancora agli arresti domiciliari''. Il riferimento fatto al sito ''Rah-e imam'' (il sentiero dell'imam) riguarda i candidati rivali dell'allora presidente Mahmud Ahmadinejad alle elezioni presidenziali del 2009: i due erano stati posti agli arresti nel febbraio del 2011 per attività sediziose: in pratica il tentativo di importare la primavera araba in Iran dopo aver fomentato le manifestazioni di protesta di due anni prima. Il terzo anniversario dell'arresto di Mussavi e Karrubi cade fra due settimane. Hadi Khamenei fra l'altro ha espresso la speranza che i due siano rilasciati (possano vivere una vita ''normale'' tornando a godere dei proprio ''diritti sociali e personali''). Sebbene sia fratello minore della Guida Suprema, Hadi Khamenei è notoriamente in attrito con il leader ed è un riformista: due giornali di cui era editore sono stati chiusi e di recente ha sostenuto che lo slogan "Morte all'America" non piace agli iraniani.
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