"La riforma delle Ipab è
improcrastinabile". Nuccia Albano, assessore regionale alle
Politiche sociali e alla Famiglia ha studiato i dossier "caldi"
del suo assessorato. Gli ultimi tre esecutivi regionali hanno
messo in cantiere riforme degli Istituti che non hanno mai visto
la luce, ma per l'esponente della Nuova Dd non è tempo di
rimpianti: "Non voglio aggiungere ritardi a ritardi per cui
proporrò al governo un disegno di legge che tenga conto degli
orientamenti espressi dalla prima Commissione a cui era
approdato in passato un vecchio documento, aggiornandolo,
qualora ce ne fosse la necessità, con nuove disposizioni
normative", spiega all'ANSA.
Albano fissa i paletti da cui ripartire: "La situazione delle
Ipab è disastrosa per tre motivi principali: il deficit
strutturale molto elevato, accumulato nel tempo; la rigidità
delle norme per la valorizzazione dei beni e l'assenza da parte
delle strutture di attingere a fondi europei per riattivare un
servizio sociale sul territorio ma anche l'incuria di molti
amministratori".
Sul reddito di cittadinanza l'assessore Albano ha una sua
precisa idea: "Non mi sono mai illusa: il lavoro non si trova
per legge. Il reddito di cittadinanza in Sicilia, per il
risultato ottenuto fino ad oggi, è un vero e proprio intervento
assistenziale. I dati del monitoraggio sono sconfortanti, da
gennaio a ottobre 2022, secondo i numeri Inps, ci sono stati
228.152 percettori del RdC, il 17,7% del totale nazionale e
secondo i dati Anpal, dal 2020 gli occupati RdC in Sicilia sono
pari a 21.000. Abbiamo avuto la stagione trentennale del
precariato per legge che ormai è nella sua fase conclusiva e
definitiva. Bisogna che i giovani guardino al lavoro come una
meta e non cerchino scorciatoie".
L'agenda del governo Schifani in materia di disabili è
altrettanto fitta: "Nella proposta di bilancio per il 2023 -
anticipa l'assessore Albano - abbiamo proposto di incrementare
le disponibilità finanziarie per la disabilità. Con i fondi
regionali abbiamo previsto spese per le comunità alloggio per i
ricoveri dei pazienti dimessi dagli ospedali, somme in favore
dei Comuni per l'assistenza igienico-sanitaria e per la
comunicazione per gli studenti con disabilità nelle scuole
comunali dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. La
conquista più significativa è stata quella del riconoscimento
dell'assegno ai disabili gravissimi che ogni anno la Regione
garantisce con circa 250 milioni di euro".
Non manca l'impegno "per l'abbattimento di barriere
architettoniche, sia per i privati con reddito Isee basso, sia
per i Comuni, attraverso cantieri di lavoro. Sui diritti del
disabile - conclude l'assessore- tanto è stato fatto negli
ultimi anni: l'istituzione del garante della disabilità è un
tassello importante per il mondo dei disabili che trovano un
punto di riferimento nelle istituzioni impegnate nel perseguire
la piena realizzazione dei diritti delle persone con disabilità,
nonché la loro integrazione ed inclusione sociale".
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