Per la prima volta Palazzo
Biscari, una delle più importanti residenze barocche della
Sicilia, apre le porte all'arte contemporanea: dal 16 luglio al
18 agosto il palazzo ospiterà l'installazione site specific
dell'artista Gian Maria Tosatti intitolata "Il mio cuore è vuoto
come uno specchio - episodio di Catania", a cura di Adele
Ghirri, Ludovico Pratesi, Pietro Scammacca, e presentata da
unfold, associazione con sede a Palazzo Biscari, fondata nel
2017 da Pietro Scammacca.
L'iniziativa costituisce il primo capitolo di un progetto che
porterà l'artista in un lungo pellegrinaggio attraverso
l'Europa, tra le macerie della storia, che allunga ancora le sue
ombre sul presente, e i germogli di un tempo nuovo. Tosatti
osserva uno dei più profondi passaggi di civiltà, fra la spinta
verso un futuro e l'opposizione di vecchie strutture come gli
stati-nazione, il capitalismo, il colonialismo che nella loro
resistenza mostrano il volto più sinistro.
L'opera è un percorso solitario il cui inizio coincide con
l'ingresso in un nuovo romanzo visivo, attraverso una narrazione
ispirata dall'architettura dell'edificio e con riferimenti a
Visconti, Céline e ai suoi diari personali.
Diceva Walter Benjamin nel suo trattato "Il dramma barocco
tedesco" (1925) che l'allegoria barocca è una forma di
espressione che si manifesta durante i passaggi escatologici
della storia, quando il declino e la precarietà di una
civilizzazione diventano percepibili. "Il mio cuore è vuoto come
uno specchio", titolo che deriva da "Il Settimo Sigillo" di
Ingmar Bergman, si presenta come uno spazio allegorico e
entropico, dove il tempo sembra finire o continuare in una
dimensione ulteriore e separata.
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