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Film Divina Commedia con volti antimafia

Film Divina Commedia con volti antimafia

A giovani "Pelandroni" premio indetto da Accademia della Crusca

PALERMO, 22 maggio 2017, 17:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si chiamano Pelandroni, sono i giovani videomaker di Caltagirone che hanno presentato il loro ultimo video - incentrato sul IV canto del Paradiso della Divina Commedia - quando i termini per gareggiare erano giàscaduti al Premio di lettura dantesca La Selva, il Monte, Le Stelle indetto dall'Accademia della Crusca e dalla casa editrice Loescher. Ma ciònon ha impedito loro di salire sul palco dei vincitori. La giuria ha infatti assegnato al loro lavoro un'inattesa menzione d'onore. Che è stata consegnata oggi, alle 13, al Salone del Libro di Torino. Nella loro rilettura del Paradiso, di certo, non mancano le invenzioni ne le sorprese. E i temi trattati nel testo dantesco, solo apparentemente lontani da noi, assumono i volti del nostro tempo: come quelli di Beppe Montana, Libero Grassi, Giuseppe Fava e Paolo Borsellino, chiamati a testimoniare il messaggio della Commedia secondo cui cedere alle minacce o alle violenze è sempre sbagliato. E puòrenderci, addirittura, complici di esse. A firmare il video èGiuseppe Federico, iscritto al primo anno di Medicina a Catania, che - dopo due esperienze come interprete - si e adesso cimentato per la prima volta con la sceneggiatura e la regia: "Quello dei Pelandroni èun progetto nato quasi incoscientemente, casualmente, solo per partecipare a un concorso senza alcuna aspettativa futura. Oggi, invece, i programmi sono cambiati: i video realizzati diventano un punto di partenza per costruire qualcosa di diverso, nuovo e senza i limiti di un genere ben preciso. Essenziale ènon fermarsi mai e costantemente regalare se stessi al sogno di un futuro migliore".
    Tra le idee interpretative di un canto che si apre e si chiude su un tema attuale come quello del dubbio, c'èanche la scelta di sdoppiare il personaggio di Dante dandogli due volti: Davide Pernice (Dante 1) e Luciano Simbolo (Dante 2). "In quest'ultima avventura - racconta Davide - vesto i panni di un Dante passivo; un Dante seduto nella sua stanza a guardare la Tv e a pensare che tutto può essere risolto dagli altri. Per fortuna dentro di lui risiede un Dante attivo (quello interpretato da Luciano) che non ha alcuna paura di agire e lo convince, anzi, ad alzarsi e a preferire piuttosto la morte che una tale sorte".
   

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