Non vedenti e ipovedenti alla guida
di grossi fuoristrada si cimenteranno domenica prossima nel
trofeo "Trial" promosso dalla sezione provinciale di Ragusa
dell'Unione italiana ciechi e degli ipovedenti e il "Sahara Club
- 4x4" Ragusa. La manifestazione, giunta all' ottava edizione, è
diventata ormai una occasione per i non vedenti provenienti da
ogni parte della Sicilia (ma è previsto pure l'arrivo di
equipaggi provenienti da altre regioni) che intendono cimentarsi
in prove di abilità in cui conta sì la caratteristica tecnica
dell'auto ma soprattutto la capacità di chi è alla guida. Teatro
dell'iniziativa la cornice di Randello, sulla provinciale che da
Santa Croce Camerina conduce a Scoglitti, grazie al patrocinio e
al sostegno della Banca Agricola Popolare di Ragusa. I portatori
di handicap visivo condurranno i fuoristrada accompagnati alla
guida da un copilota del Sahara Club, normodotato dal punto di
vista visivo. Una esperienza entusiasmante per chi non può
provare l'emozione della guida e che, invece, in questa
occasione, sotto la garanzia e la tutela della massima sicurezza
per se stessi e per gli altri, avrà l'opportunità di realizzare
un piccolo sogno, diventando il protagonista di una singolare
performance sportiva.
Il raduno è in programma alle 8,30. Mentre le prove si
terranno a partire dalle 10. I concorrenti si daranno battaglia
lungo un circuito a forma di otto della lunghezza di quattro
chilometri e mezzo. Ci sarà anche una prova speciale in cui chi
è alla guida dovrà sperimentare la propria abilità evitando
birilli e altri ostacoli, sempre seguendo le indicazioni del
copilota. "Si tratta di una iniziativa - afferma il presidente
dell'Uic di Ragusa, Giovanni Arestia - vissuta con il massimo
dell'entusiasmo da parte di tutti i partecipanti. E non è un
caso che siamo arrivati a tenere l'ottava edizione. Segno che la
manifestazione è riuscita, nel corso del tempo, a conquistare un
numero sempre maggiore di affezionati che non vogliono affatto
rinunciarvi. Nel 2007, quando ci fu proposto di avviare la
sperimentazione per la prima volta, l'Uic valutò con immensa
curiosità la possibilità di potersi misurare con una esperienza
del genere. I risultati, già allora, furono così interessanti
che abbiamo voluto ripetere, grazie alla collaborazione del
Sahara Club, un percorso che dà modo a tutti i partecipanti di
attivare un confronto costruttivo con ciò che li
circonda''.
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